ASPETTANDO IL TOTO
Quando ancora il Coronavirus non era il pensiero che dominava le nostre giornate la Fiorentina aveva acquistato nel mercato di gennaio tanti giocatori, giovani e di prospettiva, sui quali costruire il proprio futuro. Uno di questi era Kevin Agudelo che i viola si sono assicurati dal Genoa in prestito con obbligo di riscatto in base alle presenze che farà registrare con la squadra di Iachini. Il colombiano in questa stagione ha collezionato 13 gettoni (11 in Serie A e 2 in Coppa Italia) conditi da 1 gol e 1 assist, ma con i toscani ha avuto solo un minuto nel tanto discusso match perso contro la Juventus per 3-0.
Per un ragazzo del ‘98 non è facile affermarsi in un campionato come quello italiano ed è per questo che Agudelo ha faticato un po’ ad entrare nei meccanismi rossoblù ed ha avuto bisogno di un periodo di ambientamento che è terminato con l’avvento di Thiago Motta sulla panchina del Grifone. Con l’ex centrocampista dell’Inter alla guida tecnica anche lui ha trovato continuità e mostrato quelle che sono le sue caratteristiche migliori ovvero la rapidità, la buona tecnica e la bravura nello stretto. Il suo problema è sempre stata la continuità visto che con gli altri allenatori del Genoa ha trovato pochissimo spazio, ma Pradè, sicuramente non l’ultimo arrivato, ha notato qualcosa di speciale in lui che lo ha portato addirittura ad affermare come, al termine del percorso di maturazione che compierà, Agudelo potrà essere paragonato a David Pizarro.
Secondo il sito transfermarkt.it il valore di mercato del 22enne si attesta intorno ai 3 milioni di euro attualmente e dunque in costante crescita rispetto al milione e 300mila euro di ottobre scorso. Resta difficile immaginare il suo futuro perché al momento l’obbligo di riscatto della Fiorentina è legato alle presenze, ma il campionato di Serie A è fermo e sul proseguimento dello stesso regna l’incertezza. La situazione legata al Coronavirus ha complicato anche l’adattamento agli schemi di Iachini di Agudelo che dovrà ora aspettare per avere qualche chance concreta di dimostrare ciò che vale. Non si può certo pensare che sia un punto cardine del futuro della Fiorentina, ma allo stesso tempo, appare anche difficile credere che, dopo le parole spese dal direttore sportivo gigliato, la società di Commisso possa privarsi di lui senza avergli mai concesso la possibilità di giocare.