ÁNIMO PEPITO!

06.09.2014 10:47 di  Giulio Incagli   vedi letture
ÁNIMO PEPITO!
© foto di Giacomo Morini

Steadman, Williams, Singleton. Tranquilli, il mercato è chiuso anche in Premier e nessuno dei tre compare nella numerosa lista degli svincolati a cui la Fiorentina sta meditando di attingere. Attraverso questi tre nomi, ahinoi, possiamo però raccontare la storia di Giuseppe Rossi con la maglia della Fiorentina. Una storia senz’altro d’amore, fatta di tenacia e forza di volontà. Messa a dura prova da continui ostacoli e peripezie. Minacciata da eventi quasi paradossali. Ma che ancora oggi, nonostante tutto, continua. Firenze non conosce mezze misure. O bianco o nero (mai insieme si intende). O ti ama o ti odia. Bhé Pepito è ormai entrato di diritto nell’olimpo di quei giocatori che Firenze ha adottato, come fossero suoi figli. Da Antognoni a Baggio, passando per Batistuta e Rui Costa, fino ad arrivare a Toni e Mutu. Una piazza esigente, ma allo stesso tempo enormemente riconoscente. Che sa far sentire a casa i propri beniamini e che di fronte agli ostacoli si stringe ancora di più intorno a loro. Non c’è professor Steadman o Williams che possa allontanare Pepito dalla Fiorentina. Almeno non definitivamente. Sì perché in realtà i famigerati personaggi sopraelencati, sono tre luminari della chirurgia europea e mondiale, che in un modo o nell’altro sono prepotentemente entrati nella carriera di Giuseppe Rossi e lo hanno costretto a lunghi periodi lontano dal calore di chi lo ama veramente. Steadman è la figura che, insieme al suo fidato fisioterapista Luke Bongiorno, ha incrociato maggiormente il destino di Pepito. Sia nel 2011, dopo l’infortunio al crociato con il Real Madrid, che nel 2012, altro intervento al crociato, che nel gennaio 2014, dopo lo scontro con Rinaudo, il bomber italo-americano si è affidato al luminare statunitense. Gli esiti sono ormai noti a tutti. Le colpe, purtroppo, difficilmente individuabili. Il professor Williams invece, chiamato in Inghilterra “Il mago delle ginocchia”, è la figura che la Fiorentina aveva individuato per operarlo dopo l’ultimo incredibile stop di agosto. Un rapido consulto a Londra e poi la scelta di Rossi è comunque nuovamente ricaduta sul Colorado e su Steadman. Ad operarlo ieri, dopo l’annunciato ritiro dello sciamano di Vail, è stato uno dei fidati membri della sua équipe, ovvero Steven Singleton, che ha effettuato l’artroscopia e programmato il recupero dell’attaccante viola.

Chirurghi, cliniche, programmazioni, tempi di recupero. Un vero e proprio golgota quello che stanno vivendo Giuseppe Rossi e la Fiorentina. Una carriera che rischia di essere compromessa e continuare a vivere di rimpianti e speranze. Ormai la vicenda ha assunto tinte quasi tragicomiche. Come una qualsiasi fiction all’italiana. Il finale è quasi sempre scontato. Tutti sappiamo come andrà alla fine. Ma passiamo puntata dopo puntata in attesa di un colpo di scena, che mescoli le carte in tavola e ridisegni un finale apparentemente scritto. Ma poi…
Buona fortuna campione. Firenze ti aspetta.