AFFONDO (NEL) FINALE
Come previsto, all'uscita dal centro sportivo, Rocco Commisso si è guardato bene dal confermare eventuali stop al mercato della Fiorentina. Quanto emerso dopo il confronto di lunedì sera resta soprattutto un messaggio diretto a chi continua a sparare cifre folli. Come fa lo Sporting Lisbona, forte dell'ultima doppietta di Raphinha, e per questo tornato a chiedere quasi 30 milioni per l'esterno brasiliano. O come l'Udinese che nel giro di poco ha raffreddato l'ipotesi di un accordo con i viola, per De Paul, su una base da 25 milioni cui aggiungerne altri 5 di bonus.
Da qui la strategia dei viola: far intendere di non essere disposti a restare troppo a sedere a un unico tavolo, magari facendo pure credere che un esterno non debba più arrivare. In realtà Pradè e Barone, da ieri a Milano, lavorano eccome per consegnare un altro uomo di fascia a Montella, e l'opportunità di poter schierare De Paul in svariate posizioni del campo gioca soprattutto a favore dell'argentino. Anche perchè, fosse per lui, la decisione di vestirsi di viola sarebbe già stata presa come pareva certificare una storia instagram sulla quale si è persino aperto un piccolo giallo nelle ultime 48 ore.
Di certo ieri si è finalmente definito lo scambio con l'Inter per Biraghi e Dalbert. L'italiano sarà probabilmente già in serata a Milano per sostenere, domani, le visite mediche; il brasiliano è dato in arrivo in città in queste ore. Con il suo inserimento in rosa resta da chiarire il futuro di Ceccherini per definire anche l'arrivo di Tonelli, poi saranno soprattutto le uscite a farla da padrone. Dabo, Cristoforo, Thereau ed Eysseric sono tutti in attesa di destinazioni al pari di Simeone che, dopo il rifiuto alla Dinamo Mosca, è tornato nel mirino della Sampdoria. Ancora qualche giorno di pretattica, magari fino al week-end, poi non ci sarebbe da stupirsi di fronte a un affondo nel finale di mercato per completare la squadra nei suoi punti deboli.