STADIO, Sequestrata l'area di Castello
I carabinieri del Ros hanno eseguito ieri il sequestro preventivo dell´area di Castello di proprietà Fondiaria Sai (Gruppo Ligresti), dove dovrebbe sorgere un nuovo grande quartiere di Firenze. Il decreto di sequestro contiene gli elementi che - a giudizio della procura e del gip Rosario Lupo - accusano gli assessori all´urbanistica Gianni Biagi e alla sicurezza sociale Graziano Cioni di aver operato per favorire il Gruppo Ligresti nell' operazione immobiliare di Castello in cambio di vantaggi per sé o per altri. "L´anomalia più macroscopica di questa vicenda che pure di anomalie ne presenta parecchie" consiste nel fatto, secondo il gip, "che l´interesse pubblico, "questo sconosciuto", sia lasciato in un angolino, asservito ora a logiche di guadagno ora a logiche di competizione politica". Il sequestro dell´immensa area di Castello - oltre 130 ettari - deve impedire che si dia compimento a una complessa operazione edilizio-urbanistica inquinata, secondo le accuse, da "vizi e alterazioni indebite". Diciannove anni dopo il celebre no di Occhetto, sull´area Fondiaria si abbatte una nuova bufera. E questa volta i dubbi sulla commistione fra interessi pubblici e privati sono documentati - sostengono gli inquirenti - dalle intercettazioni telefoniche disposte dai pm Giuseppina Mione, Giulio Monferini e Gianni Tei ed eseguite dai carabinieri del Ros. L´elemento centrale dell´inchiesta è lo stesso che infiamma in questi giorni il dibattito politico: il parco urbano di 80 ettari che, in base alla convenzione stipulata il 18 aprile 2005 con il Comune, il Gruppo Ligresti deve realizzare su 80 ettari è "la parte essenziale" e qualificante del nuovo insediamento e doveva essere la prima delle opere ad essere messa in cantiere. In realtà le concessioni sinora rilasciate riguardano edificazioni private di Ligresti, mentre le sorti del parco sembrano sfumare nel poco o nel nulla, specie dopo l´ipotesi di realizzare a Castello il nuovo stadio di calcio. L´indagine si concentra poi sulla tormentatissima questione del trasferimento a Castello dei nuovi centri direzionali di Regione e Provincia: trasferimento ritenuto cruciale dal Comune per dare sostanza al nuovo insediamento, ma non molto gradito da Provincia e Regione, che da anni si dibattono in mille dubbi. Gran parte del decreto di sequestro analizza quello che il gip definisce "il ruolo anomalo" dell´assessore Biagi, al quale la procura contesta anche di aver esercitato "indebite pressioni" per far sì che la Provincia si impegnasse a realizzare a Castello la propria nuova sede. Secondo le accuse, quando il presidente della provincia Matteo Renzi, all´inizio del 2008, ha bandito una gara per trovare una sede nel centro di Firenze, l´assessore all´urbanistica avrebbe adottato iniziative per "dissuadere gli imprenditori fiorentini potenzialmente interessati a parteciparvi", in modo da rendere la scelta di Castello "l´unica percorribile" per la Provincia. L´inchiesta sull´area Fondiaria è nata casualmente da intercettazioni disposte in un´altra indagine sui telefoni dell´architetto Gaetano Di Benedetto, già direttore dell´urbanistica, che manifesta non poche perplessità sull´assessore e i suoi rapporti con Ligresti. Mentre l´inchiesta era in corso, sulle trattative Comune-Fondiaria è piombata l´ipotesi di collocare nell´area di Castello il nuovo stadio di calcio. Per gli inquirenti è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dei dubbi sulla correttezza dello stesso iter amministrativo relativo a Castello. E´ un uomo di Fondiaria, Andrea Bottinelli (Consorzio Castello), a manifestare i dubbi più clamorosi. Il 10 giugno 2008, quando si profila l´ipotesi di costruire a Castello il nuovo stadio, Bottinelli si sfoga con l´architetto Vittorio Savi, definendo l´area "una discarica": "Mi sembran matti tutti... non possiamo stare fermi solo perché improvvisamente qualche amministratore si mette a dibattere... ci scrivano dicendo che non si fa più niente... dopo di che non so come fa ad andare lì la Provincia, la Regione, l´aeroporto, lo stadio, 1.500 famiglie e le scuole... boh?... io penso che ci metteranno sul giornale perché... mai vista una discarica più intasata di quella che state facendo lì... dai! ma poi solo i flussi del traffico... i trasporti...". "Quindi per vincere le elezioni - incalza - si parla dello stadio a Castello... ma ti pare?... ti pare... vicino alla Provincia, magari... vicino alle scuole... perché non siamo in Inghilterra o in Svizzera dove le persone vanno allo stadio come a teatro, tu lo sai, hai visto cosa c´è attorno allo stadio la domenica... e chi abita lì ha il rumore dell´aeroporto, il rumore del traffico, il rumore dello stadio... cazzo e mandiamo lì 1.500 appartamenti... boh, non lo so io, io non faccio l´urbanista... mi sembra che quelle robe siano destinate a bloccare tutto... a trovare un miliardo di oppositori e prima di mettere la prima pietra passano dieci anni". Insomma, il progetto del nuovo stadio sembra trovare ogni giorni nuovi ostacoli, e chi ci rimette è solamente Firenze e la Fiorentina