NELA, Mayoral ha buona tecnica ma non il carattere
L’ex difensore della Roma, Sebino Nela, ha parlato della Fiorentina: “Si è aggiunta una sorella al campionato italiano. Mi ha sorpreso molto la rapidità con cui Italiano ha dato un’identità a questa squadra. Adesso abbiamo il piacere di vedere una squadra diversa rispetto a un po’ di tempo fa, non capisco però perché prima c’era tutta questa difficoltà. Comunque è tornato un piacere veder giocare la Fiorentina”.
Si aspettava qualcosa in più dalla Roma?
“Magari si poteva sperare in qualcosa di diverso, ma si è puntato tutto su Mourinho e la gente pensava a chissà quale mercato. Si sta faticando ma la classifica è comunque buona. Non so che tipo di progetto sia nato, ma se fosse Europa sarebbe stato fatto un gran lavoro. Poi si dovrà essere bravi a mantenere questa condizione di classifica”.
La Fiorentina è interessata a Borja Mayoral…
“Ma per fare il titolare o la panchina? Intanto parliamo di Vlahovic: trovare un suo sostituto, con certe caratteristiche, credo sia molto difficile. Mayoral è quello che al momento conosce meglio di tutti il ruolo, non ha forza esplosiva né è fortissimo di testa, ma fa benissimo i movimenti ed è buono a livello tecnico. Sa giocare a calcio. Se, come dicevamo, deve fare il titolare, ok, altrimenti è una buona alternativa. Forse gli manca un po' di carattere, quello che vedo invece preponderante in Vlahovic”.
Chi l’ha colpita dei terzini viola?
“Io credo che tutte le squadre possano essere migliorate, se la società ha soldi da spendere. I terzini della Fiorentina stanno facendo il loro, se poi si aspira a qualcosa di più si può pensare a degli interventi, ma personalmente non toccherei niente e andrei liscio fino in fondo. Bisogna capire se e quali sono le necessità”.
La situazione Insigne è la logica del calcio moderno?
“Se chiudi la carriera che hai guadagnato 40 o 50 non vedo tutta questa differenza. Se vuoi andare via per i soldi, ok, ma fai anche presto ad essere dimenticato dal mondo. È anche vero che spesso viene detto ai calciatori di fare i professionisti, allora però io professionista posso scegliermi la squadra. Bisognerebbe conoscere anche il pensiero di Spalletti, ma non credo sia un problema. Il calcio va avanti”.