NARDELLA, Stadio? C'è momento per essere fermi
Così il sindaco di Firenze Dario Nardella sulla questione relativa al nuovo stadio: "Se guardo alle opere pubbliche della città, la priorità va al completamento delle tramvie, alla realizzazione della pista dell'aeroporto e al sottoattraversamento per avere la metropolitana di superficie. Poi viene lo stadio. L'Italia ha un grande problema di deficit in questo senso, ma è la società privata a doverlo fare. Ora gli alibi e i termini sono finiti, sono necessari i fatti. Io non commento le indiscrezioni, siamo in campagna elettorale e non mi interessa buttarla in caciara facendo una polemica coi Della Valle, né credo che il sentimento dei tifosi debba essere strumentalizzato. Il 6 maggio è scaduto il termine? Sì e nelle ultime settimane, anzi mesi, non sono stato chiamato da nessuno per parlare in modo specifico di questo. Un restyling del Franchi? Può essere un'ipotesi B, ma chiaramente io preferirei il nuovo stadio. E Firenze non può più aspettare. Silenzio dei Della Valle? Qualche tifoso mi ha anche rimproverato di essere stato troppo subalterno, ma ho sempre avuto un comportamento di rispetto e dialogo verso la proprietà: per la mia città sono disposto anche a prendere la macchina, come ho già fatto, per andare a Casette d'Ete. Le porte di Palazzo Vecchio sono aperte, se i Della Valle mi chiamano le spalanco. Pericolo rinvii di tre anni? Non è vero. Da sindaco ho dimostrato di essere sempre disponibile, poi ci sono dei momenti in cui è necessario anche essere fermi. Pedonalizzazione dell'area del Franchi? Voglio riprendere in mano il progetto dell'interramento del viale Paoli, in modo che diventi un'unica grande area sportiva".
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