NARDELLA, Franchi? Col Recovery date restringenti
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato della sfida di ieri tra Fiorentina e Juventus, e non solo: “Vlahovic non ha fatto una delle sue migliori prestazioni, comunque devo dire che c’è tanta amarezza da tifoso per l’autogol alla fine di una gara molto intensa che, per ammissione della stessa Juve, la Fiorentina aveva giocato molto bene. La squadra non è stata cattiva e capace di concludere, ma questo servirà per il ritorno, in cui sarà agguerrita”.
È soddisfatto della reazione del mondo dello sport rispetto alla guerra in Ucraina?
“Io credo che lo sport abbia fatto bene a rispondere in modo così compatto. Stamani qui a Marsiglia si sono riuniti i presidenti delle regioni e i sindaci delle città europee per condannare questa guerra che si sta abbattendo anche sui civili. Lo sport ha sempre avuto un ruolo importante nella politica, è un fenomeno sociale straordinario che non può che tendere alla pace. Credo abbia fatto bene anche per le paralimpiadi: è stato giusto farle giocare così come è stato giusto vietarle alla Russia. È stato un gesto di sensibilità importante”.
Lunedì sarà una giornata importante per Firenze…
“Lunedì sera presenteremo il nuovo Franchi, si tratta davvero di un’operazione di rinnovamento profondo. Siamo riusciti a ottenere questo finanziamento importante dal Recovery Plan e al concorso internazionale hanno partecipato 31 grandi studi. Vogliamo dimostrare che in Italia non solo si possono fare gli stadi nuovi ma che si possono anche ristrutturare quelli vecchi”.
Il fatto di vivere nel paese con la più alta quantità di bellezza antica non deve però diventare un limite alla modernità, giusto?
“Se siamo schiacciati solo sulla questione che non si può toccare niente, c’è un problema. Se per conservare le cose non le modernizziamo, finisce che rimangono inutilizzate. Come è successo per lo stadio Flaminio”.
Nel 2023 cominceranno i lavori del nuovo Franchi?
“Sì, usufruendo del recovery fund bisogna rispettare delle date molto restringenti. Finiremo nel 2026”.
La Fiorentina continuerà a giocare al Franchi in quel lasso di tempo?
“Abbiamo deciso di creare un team che da lunedì si metta al lavoro per capire la fattibilità di far giocare la squadra al Franchi pure durante i lavori. Bisogna chiare se questo rallenterebbe i lavori o meno. E’ una cosa che dovremo decidere con la Fiorentina. Inoltre voglio precisare che il progetto del Franchi è volto a realizzare una struttura vivibile tutti giorni. Avremo il museo della Fiorentina, stiamo lavorando per quello della nazionale, ci saranno poi strutture per i congressi”.
Come sono e come saranno i rapporti con la Proprietà della Fiorentina?
“Sono buoni, ci siamo visti più volte con Barone, abbiamo firmato anche la proroga per la convenzione dello stadio Franchi. Queste cose o si fanno in collaborazione con le società o non si fanno proprio: molte città infatti sono in conflitto con i club di calcio e questo è un problema. Siamo costretti a lavorare insieme, nel caso della Fiorentina ci fa anche piacere”.