MOURINHO, Abbiamo bisogno di un terzino sinistro
Jose Mourinho si è presentato in conferenza stampa come nuovo allenatore della Roma. Questi alcuni passaggi: "Voglio ringraziare i tifosi. Il mio arrivo a Roma è stato eccezionale. Non ho ancora fatto nulla per meritarmi questo, mi sono sentito subito in debito perché l'accoglienza è stata davvero emozionante. Ho dovuto già cambiare telefono tre volte per quanto mi chiamano... Scherzi a parte, è fantastico, è incredibile. Per chi ha lavorato in Italia quando vai via questa cosa manca".
Come si pone nei confronti di Edin Dzeko?
"Non rispondo perché non dico quello che faccio all'interno del mio club. Non lo farò mai, non condividerò mai con la stampa ciò che farò all'interno. Se sarà capitano? I giocatori e la società lo devono sapere prima dei giornalisti".
Come sostituire Spinazzola?
"Mi dispiace, ma ha una gioia di vivere incredibile. E' arrivato a Trigoria infortunato e sembrava non fosse successo niente, era molto positivo. Ovviamente non lo avremo per molto tempo. Vediamo come risolvere, abbiamo Calafiori che è giovane ma abbiamo fiducia sul fatto che sarà un giocatore di prima squadra. Ma detto questo abbiamo bisogno di un terzino sinistro".
Sarebbe positiva anche una stagione senza titoli?
"Noi parliamo di progetto, di lavoro. Quella dei titoli poteva essere una promessa facile, ma la realtà è diversa. Parliamo di tempo, di progetto, di miglioramenti, poi i titoli arriveranno. La proprietà non vuole un successo isolato, vuole arrivare lì e rimanerci. E questo è difficile, un successo isolato è più semplice, magari vinci e non hai i soldi per pagare gli stipendi. Noi vogliamo essere sostenibili e siamo chiari con questo progetto".
Come vede Nicolò Zaniolo?
"Dobbiamo capire, comunicare, analizzare. Ho una squadra tecnica, che mi piace tanto, con talento e passione. Zaniolo ha un talento fantastico come altri nella squadra. Sappiamo cosa è successo dal punto di vista degli infortuni, per il bene di tutti dobbiamo trovargli l'habitat naturale per farlo esprimere al massimo. Dobbiamo avere un'idea di gioco che i calciatori possano condividere e in cui i calciatori si possano divertire".