MOGGI, Notizie shock su Moratti Berlusconi e Capello

20.10.2007 12:16 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: calciomercato.it

Luciano Moggi non si arrende. L’ex direttore generale della Juventus, accusato numero uno dello scandalo di Calciopoli, prosegue la sua campagna difensiva contro chi lo accusa da un anno e mezzo a questa parte di essere il solo capo espiatorio del ‘polverone’ che ha sconvolto nell’estate del 2006 le fondamenta del calcio italiano. ‘Lucky Luciano’, intervenuto alla trasmissione ‘Confronti’ andata in onda nella serata di venerdì sui teleschermi di ‘Rai 2’, nel presentare il libro ‘Un calcio nel cuore’ in uscita nelle librerie in questi giorni, ha voluto ribadire la propria innocenza: “Anche senza la mia presenza gli arbitri continuano a sbagliare, non è cambiato proprio nulla – dichiara Moggi – Come ho ripetuto in altre circostanze, gli uomini di ‘potere’ sono ancora sulle loro comodissime poltrone, mentre io sono stato fatto fuori. La Juventus ha vinto tanto perché era una grande squadra, con tanti campioni tra le proprie fila e una dirigenza che lavorava bene e con professionalità. Nella finale dei Mondiali c’erano nove giocatori della Juventus, cinque nella nazionale italiana, quattro in quella francese, più Lippi sulla panchina azzurra. Ibrahimovic e Vieira, svenduti la scorsa estate dalla nuova dirigenza bianconera, sono i pilastri dell’Inter Campione d’Italia. La Juventus dal 1995 al 2006 ha vinto non perché Moggi imbrogliava ma perché è sempre stata una squadra molto competitiva.

Collina? È inutile che faccia il professore, parla in inglese facendo finta di sapere la lingua”. Dopo l’inevitabile sfuriata a difesa della propria verità, Moggi racconta alcuni particolari estremamente interessanti e per certi versi ‘clamorosi’ sulla propria carriera da dirigente, ad iniziare dal rapporto con Massimo Moratti, presidente dell’Inter: “contratto con l’Inter e tuMoratti mi ha definito uno sporco ladro? Beh, allora perché prima dell’inizio della stagione 98/99 mi propose un ruolo dirigenziale molto importante all’interno del suo club…? Avevo firmato un contratto che tuttora custodisco ‘gelosamente’ la copia di quel documento nella mia cassaforte”. Dall’Inter si passa ai cugini del Milan, da Moratti a Berlusconi:Quando nel settembre del 2005 ci fu l’incontro a Palazzo Grazioli con l’allora Presidente del Governo, lui mi chiese se ero disponibile ad andare al Milan, ma poi uscirono le intercettazioni e non se ne fece più niente. Galliani? Credo che non fosse a conoscenza delle intenzioni di Berlusconi…”. L’ultima battuta è dedicata allo ‘sprint’ per strappare nel giugno del 2004 Fabio Capello (al tempo tecnico della Roma ndr) alle lusinghe dell’Inter: “Nel club nerazzurro in quel periodo c’erano molte voci discordanti – spiega Moggi – Facchetti voleva riconfermare Zaccheroni, Moratti puntare subito su Mancini, mentre Tronchetti Provera mirava su Capello. Tronchetti, tramite l’ingerenza del mio amico Giorgio Tosatti, convinse Capello ad andare da Sensi per farsi liberare dal suo oneroso contratto, in attesa della chiamata dell’Inter. Quella chiamata non arrivo più perché Tronchetti non riuscì a convincere Moratti così, appresa la storia da Tosatti, contattai Capello, scesi a Roma e lo feci firmare per la Juventus”.