MAZZONE, Temo la fuga dei giovani non le sconfitte d'estate
Che succede alle squadre italiane? Sarà anche calcio d’estate ma, visti i risultati nelle amichevoli all’estero, qualcuno comincia a preoccuparsi e parla di gap che si allarga nei confronti dell’Europa che conta. Tra coloro che appartengono invece al partito degli ottimisti (o forse dei realisti) c’è Carlo Mazzone, il patriarca degli allenatori, secondo il quale non bisogna preoccuparsi più di tanto: al momento opportuno, e con il ritmo giusto nelle gambe, i team della serie A si faranno trovare pronti, come insegna la Champions League, Milan-Liverpool e non solo.
Il tecnico di Trastevere è attualmente fuori dalla mischia, ma parla dall’alto della sua esperienza, «ecco perchè dico che non bisogna fare dell’allarmismo: tutto dipende dal tipo di preparazione che è stata fatta, e dai giorni di lavoro che si ha nelle gambe. Le squadre straniere al momento sono più allenate delle nostre e così si spiegano certi risultati. È una questione di lavoro sul campo». «Ma quando saremo a posto dal punto di vista fisico - aggiunge Mazzone - la differenza la farà il resto: sul piano tecnico e tattico abbiamo qualcosa in più noi». Piuttosto Mazzone ha notato «un momento un po’ particolare che seguo dal di fuori ma con interesse»: il fenomeno dei giocatori e anche tecnici italiani che in numero sempre crescente decidono di tentare l’avventura all’estero. «Sono abbastanza sorpreso da tutto questo - dice l’ex allenatore di Ascoli, Roma e Livorno - ma forse è solo un fatto di guadagni. Da quando ha cominciato il primo, l’hanno seguito in molti». «Prima era diverso - aggiunge -: anche io nella mia carriera ho avuto delle proposte, in particolare dalla Spagna, ma non ho mai accettato perchè non conoscevo la lingua, non mi sembrava il caso... Adesso sono molto più spregiudicati, non si creano tanti problemi. Si è cominciata a rompere una certa situazione e i nostri ragazzi vanno all’estero, anche con una certa facilità».
Di sicuro, alla luce dei test del calcio estivo, secondo Mazzone l’Inter rimane la favorita numero uno per lo scudetto e anche della Champions «per quanto spiegavo prima. Aspettiamola quando avrà il ritmo giusto». «Non so cosa farà il Milan - dice ancora - cioè se si muoverà ancora sul mercato dopo aver acquistato questo ragazzo (Pato ndr) che mi dicono sia un grade campione in prospettiva. Dietro all’Inter, e assieme ai rossoneri, vedo la Roma».
I test contro le squadre estere hanno in particolare ‘bocciato’ la Juventus, e qui forse è il caso di essere un po’ meno ottimisti. «La Juve ha cambiato molto - sottolinea Mazzone - e ha preso giocatori bravi ma non di grande esperienza». Come dire che non ha preso vere e proprie stelle... «La Juve segue i suoi programma - commenta il decano dei tecnici - e se manca qualcosa i suoi dirigenti interverranno sul mercato. Ma io non la vedo come una squadra che può puntare allo scudetto. Diciamo che entrerà nei primi quattro posti».