Grinta e carattere - Ecco la vera Fiorentina
Serviva una grande prova di carattere e gli uomini di Prandelli hanno dimostrato di averne a sufficienza quest oggi.
Padroni del gioco per gran parte della partita, pericolosi davanti a Manitta moltissime volte, forse un po' poco lucidi al momento di concludere a rete ed in fase di costruzione del gioco, soprattutto nella prima frazione di gara, ma i cambiamenti tattici del tecnico di Orinuovi, uniti alla classe cristallina dei suoi talenti più splendenti, hanno fatto il resto.
Una vittoria convincente dunque, che allontana sempre di più la Fiorentina dall'Inferno e la avvicina al gruppone che, lentamente, cerca di tenere il passo delle tre fuggitive.
L'assenza di un uomo che sappia costruire ed interdire in mezzo al campo si è fatta sentire molto oggi, vista l'assenza di Donadel ed un Liverani ancora non al top della condizione, vuoi per la marcatura asfissiante da parte dei labronici, vuoi per un periodo no, che comunque può starci ma è lecito aspettarsi ben altro dall'estroso ex centrocampista della Lazio.
Gobbi e Blasi si sono dimostrati però due mediani ordinati, diligenti, grintosi quanto serve per arginare le avanzate in ripartenza del folto centrocampo del Livorno.
La difesa ha giocato molto bassa, forse troppo, nel primo tempo; Lucarelli era solo ed un attaccante della sua caratura è sempre meglio tenerlo alto, lontano dalla propria area di rigore dove può sempre essere pericoloso, come in occasione del vantaggio del Livorno.
Sugli esterni Mutu e Jorgensen hanno spinto molto, convergendo spesso al centro e rendendosi reiterate volte pericolosi ma, come detto sopra, poco lucidi al momento della conclusione.
Toni oggi era in giornata di grazia: ha tenuto alta la squadra, dettato i tempi, fatto tantissimo movimento, si è creato molte occasioni, ha segnato, ha propiziato con una sponda da cannoniere scafato il decisivo raddoppio di Jorgensen.
Solidi, decisi, cattivi, grintosi, tonici: è questa la Fiorentina che ci piace, quella del bel gioco, del carattere, che sa reagire.
Quella che, se confermerà anche nei prossimi impegni, la prestazione di oggi, forse può iniziare a guardare esclusivamente la parte alta della classifica.