GALLI, Iachini al punto di non ritorno: ora Ballardini

L'ex portiere viola Giovanni Galli ha così parlato delle vicende di casa Fiorentina dopo la sconfitta per 2-0 in casa della Roma: "Ve l'avevo anticipato della coppia d'attacco Ribery-Callejon... Diciamo che per i primi 10-15' mi è sembrata una Fiorentina libera mentalmente, e ci sono state un paio d'occasioni, ma il resto è stato imbarazzante. Dal gol di Spinazzola in avanti penso di essermi anche appisolato un paio di volte: poche idee, la squadra ha perso certezze ed entusiasmo. Se metti insieme tutto questo diventi una squadra triste, non sviluppi e non hai niente da dare. Se hai un'idea, ti aggrappi a quella, se hai la condizioni fisica, corri più degli avversari, ma la Fiorentina ha perso la gioia ed il piacere di giocare. Vedo Iachini in difficoltà nelle scelte, penso che si sia arrivati ad un punto di non ritorno, e lo dico con dispiacere per com'è Beppe. La prestazione di ieri sera, però, mi ha preoccupato molto: non è quello che hai, ma quello che dai. E la squadra sta dando poco: al di là di Ribery nessuno prende in mano la squadra o si sostituisce a volte anche all'allenatore. In questo momento non c'è equilibrio tattico, e questo è l'allenatore a doverlo trasferire: lui, però, dovrebbe avere il supporto di tutta la società. Tutta. C'è bisogno di legittimare le figure per fare gioco di squadra. Lancio una sfida: chi cambierebbe l'undici di ieri del Sassuolo con quello di ieri della Fiorentina? Non la rosa, l'undici. Mancavano Caputo, Berardi, Djuricic... Tre che davanti fanno la differenza: hanno vinto con una signora partita. Ecco cosa significano le idee, fanno la differenza. I giocatori seguono le idee dell'allenatore che esaltano il gioco: se non ne hai e speri solo che il tuo singolo ti risolva la partita, fai come la Juve con CR7".
Cosa dire di Martinez Quarta?
"Nell'occasione dell'1-0 non è suo l'errore, perché Dzeko va dalla sua parte: è Milenkovic che va a saltare nella sua zona, mentre avrebbe dovuto scattare all'indietro per dare copertura. Magari si era deciso di far saltare Milenkovic con Dzeko ed è stato un errore di comunicazione, ci sta. Il punto è che secondo me Quarta è da difesa a quattro, a tre si deve adattare. L'importante rimane comunque sempre l'organizzazione di squadra. Quando Iachini è arrivato ha avuto una certezza, blindare la difesa perché prendeva un sacco di gol. Ha lavorato molto sulla difesa, partendo dal non prendere gol, e ci era riuscito. Adesso si vedono difficoltà in fase difensiva, disorganizzazione nel possesso in transizione e attaccanti che non riescono a far giocare la squadra. Ieri sera poi si è visto Vlahovic a destra, Kouame punta e Cutrone a sinistra...".
Per un eventuale post-Iachini chi indicherebbe?
"Non entro nel merito da aggiungo un nome, Ballardini. Ho un debole per lui: so che non avrà riscontro, forse perché è anche scorbutico, ma è uno di quegli allenatori che esaltano le qualità dei propri giocatori. Dei 18 gol di Piatek al Genoa, se non ricordo male, gran parte sono stati con lui. Sa organizzare bene le due fasi. Altrimenti vanno bene pure Prandelli, Mazzarri... Ma si rimane più o meno sulla falsariga di Iachini".
Ballardini come traghettatore?
"Sono convinto che potrebbe riuscire ad avere uno spazio. Sì, un traghettatore, ma che potrebbe prendere consensi da parte di tutti. Se poi c'è da forzare la mano su Sarri, a questo punto potrebbe essere meglio aspettare giugno".
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