Florentino Perez: "Organizzeremo la Superlega e la UEFA ci risarcirà"

Florentino Perez: "Organizzeremo la Superlega e la UEFA ci risarcirà"
Oggi alle 15:14News
di Redazione FV

Nella serata di ieri, Florentino Perez, presidente del Real Madrid, ha tenuto un discorso per dare inizio all’Assemblea dei soci e fare un bilancio della situazione del club dei Blancos. Durante il suo discorso però hanno tenuto banco gli attacchi senza precedenti a LaLiga, a Tebas, alla UEFA, al Barcellona per il caso Negreira e al sistema arbitrale. Il suo discorso, durato un’ora e 18 minuti, ha ricevuto una delle ovazioni più grandi mai viste da parte dei soci. Ecco le sue parole: "Abbiamo vinto 30 titoli in quindici stagioni. Ma sappiamo bene qual è il livello di esigente del Madrid. La scorsa stagione abbiamo lottato fino alla fine, ma va ricordato che è stata una stagione molto dura per gli infortuni, che ci hanno privato quasi tutto l’anno di Carvajal e Militao, e anche di Ceballos, Camavinga e Mendy. Hanno giocato più di 80 partite ed è una vera follia con un calendario sempre più dannoso".

Da qui sono partite le critiche del patron dei blancos. Dapprima alla Uefa: "Non è che siamo contro tutto, ma ci opponiamo a ciò che non è legale o etico. Non è normale né legale che si impedisca ai club di organizzare i propri tornei. Non è normale che dalla UEFA cerchino di dirigere il nostro destino e di imporre formati che penalizzano i tifosi. Nessuno può sanzionarci, i club sono liberi, come ha detto l’ultima sentenza della Corte d’Appello. Abbiamo due diritti: essere risarciti con miliardi di euro e organizzare la nostra competizione, e vi assicuro che faremo entrambe le cose. Ma gli esecutivi della UEFA devono rispondere ai loro votanti. Per questo motivo siamo obbligati a giocare partite in Asia o vicino alla Cina. Non è normale che nel XXI secolo sia sempre più caro vedere il calcio".

Poi sono seguite le critiche a LaLiga e a Tebas: "Non è normale che il presidente della Liga voglia imporci una partita a Miami, cosa che non trova normale neanche il capitano del Barça, Frenkie de Jong. Non è normale che LaLiga sostenga che Barcellona e Villarreal abbiano accesso a iniezioni economiche extra per giocare a Miami. E dobbiamo ancora sentire Tebas paragonare la partita alla NFL con il suo tentativo fallito a Miami. La partita NFL è stata legale e regolamentare e ha il sostegno di tutti. Non è lo stesso, non aveva il sostegno della UEFA, è solo una scommessa fallita. Non è normale che LaLiga incassi sei volte più della Premier".

Successivamente il focus si è spostato sul sistema arbitrale e sul Barcellona: "Non è normale il livello di arbitraggio spagnolo. È vergognoso che tra i 35 arbitri spagnoli, la FIFA non ne abbia scelto nessuno. E non è normale che il Barcellona abbia pagato, per qualsiasi motivo, più di 8 milioni di euro al vicepresidente degli arbitri per almeno 17 anni, periodo coincidente con i migliori risultati blaugrana. Questo impediva di agire con neutralità. Come è possibile che prima di una finale di Copa del Rey, l’arbitro e l’addetto VAR minacciassero il nostro club? Avrebbero dovuto essere esclusi, ma non è stato fatto nulla".

A proposito delle anomalie nei trofei: "Vi sembra normale che molti giocatori del Real Madrid abbiano più Champions League che titoli di Liga? Carvajal è un esempio. Alcuni ne hanno sei, chi più chi meno, cinque o quattro. Lo stesso vale per me come presidente. È normale? No".

Infine le critiche all’ECA e alla UEFA: "Si cercò un accordo con la UEFA, ma non fu possibile. Ci hanno indirizzato verso l’ECA, ma loro impongono di rinunciare a qualsiasi causa contro la UEFA. Sarebbe rinunciare a miliardi che chiederemo".

Perez ha poi ribadito la sua fiducia in Xabi Alonso: "La miscela di giocatori straordinari e giovani talenti, uniti dall’amore per il Madrid, è la chiave. Abbiamo ingaggiato Xabi che conosce la nostra casa e i nostri valori. E abbiamo preso grandi giocatori".

Infine l'omaggio ad Ancelotti, Modric, Lucas e Vallejo: "Chiedo un riconoscimento a Ancelotti, l’allenatore più vincente della nostra storia con quindici titoli. Modric, già nel cuore dei madridisti, esempio dentro e fuori dal campo. Lucas Vázquez, grande canterano e modello di comportamento. E grazie a Jesús Vallejo, che ha lasciato il club con 13 titoli".