FIORENTINA-ROMA, La voce dei protagonisti
Un meraviglioso sogno diventato realtà. Un incubo tangibile che può prolungarsi per lungo tempo. Dipende da quale punto osservate Fiorentina–Roma di ieri sera per capire il vostro stato d'animo. Se è quello viola guai a svegliarmi, perché stenterete a credere che è tutto vero. Difficile raccontare al tifoso gigliato che per una sera la Fiorentina di Cesare Prandelli ha messo il suo vestito più bello, e ha asfaltato nel gioco, nell'organizzazione di squadra e nel carattere la Roma di Luciano Spaletti. Gli auspici più belli della vigilia si tramutano in dati di fatto che raccontano di un 4 a 1 finale che lancia la squadra viola al quarto posto, prima di Bologna–Genoa di oggi, che mette a nudo tutte le pecche di una formazione giallorossa allo sbando, che prova a restare in gara, almeno fino a quando non rimane in dieci, ma che dopo la serata del Franchi mette fine ad un lungo ciclo spallettiano e si avvia, se non ci sarà la cessione della proprietà da parte della famiglia Sensi, ad una svendita dei suoi pezzi migliori e alla sparizione, almeno per un lungo periodo, dal calcio che conta. La partita racconta che la Fiorentina disegnata con il 4-2-3-1 della nuova era Prandelli passa in vantaggio al primo vero tiro in porta, con Vargas al 6' che da 20 metri fa esplodere un sinistro imparabile per Arthur. La Roma prova a reagire: prima Motta al 20' e poi Taddei al 38', quest'ultimo smarcato dall'unica giocata decente di un Totti per il resto inguardabile, mettono i brividi a Frey, che però non deve compiere interventi. Nel frattempo la Fiorentina reclama (a ragione) due rigori, per fallo di mano di Cassetti prima e poi per un atterramento di Jovetic da parte di De Rossi. Niente paura però: al di là di un pessimo Banti, ci pensa Gilardino a fare due a zero al 47', su cross di Semioli. Una traversa scossa da Cassetti anticipa l'ingresso di Kuzmanovic e l'espulsione di un Pizarro senza testa. Al 67' il 3 a 0 con una palla con il contagiri di Montolivo per Gilardino che beffa Cassetti per la doppietta personale. L'ingresso di Gobbi al 74' porta l'esterno sinistro viola a segnare dopo 44 secondi dalla sua entrata in campo: 4 a 0 e delirio al Franchi. Il 4 a 1 finale di Baptista arriva fra gli "olè" dei tifosi gigliati ad ogni tocco di palla dei propri beniamini. Firenze sogna, non svegliatela.
FIORENTINA
L'allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli: "L'ingresso di Vargas e Semioli esterni alti è stato dovuto al fatto che i due miei giocatori stanno bene e contro la Roma l'hanno dimostrato. Nel secondo tempo ho tolto Jovetic perché è stato fin troppo generoso, era stanco. Ha grandi qualità, importanti, ma deve entrare di più in area in certe circostanze. Gilardino ha sempre fatto gial, anche senza gli esterni alti; stiamo cercando gli equilibri di squadra e lui ne beneficia. Oggi abbiamo avuto fortuna a segnare alla prima azione, visto che subito il goal ci ha permesso di giocare un'alta partita. Ringraziamo i tifosi per l'accoglienza, servirà mantenere questo spirito fino alla fine del campionato. Non è la prima volta che siamo al quarto posto, quest'anno abbiamo trovato maggiori difficoltà perché le nostre avversarie ci trattano come una grande. Comunque la classifica non la guardo, lotteremo fino all'ultimo secondo dell'ultima partita, anche con la Roma. Conosco i miei ragazzi, il loro carattere, le loro reazioni, la risposta ai tifosi l'abbiamo data in campo. Ci hanno stimolato, ora i ragazzi si godano i prossimi due giorni di riposo. Ci mettiamo sempre in discussione in questo gruppo, anche ad Udine alcuni episodi ci hanno condizionato, dobbiamo però essere più forti degli episodi. Abbiamo fatto tesoro della partita di Udine, soprattutto dal punto di vista psicologico. Complimenti a Semioli, sta dimostrando adesso tutto il suo valore. Dovevamo dare una risposta importante, contro una squadra, e l'abbiamo data. I ragazzi sono sempre stati convinti nei 90 minuti e bravi a mantenere alta la concentrazione. Ho ragazzi seri, che quando cambiano i moduli hanno sempre dato risposte importanti"
Il fantasista della Fiorentina Stefan Jovetic: "Penso che tutta la squadra abbia giocato bene ed il risultato finale lo dimostra. Loro sono forti, sapevamo dell'importanza della gara e l'abbiamo dimostrato sul campo. Adesso pensiamo al Torino. Ho giocato vicino a Gilardino, ho corso e sono contento. Finalmente abbiamo battuto la Roma. Lo striscione dei tifosi appeso in settimana ci è servito da stimolo, anche a me che ad Udine non avevo giocato bene"
L'esterno sinistro viola Manuel Vargas: "Sono tranquillo, normale che quando si cambi squadra, soprattutto per un giocatore straniero come me, si abbiano delle difficoltà. Peccato che sto crescendo a fine campionato, anche se l'importante è comunque mettermi al servizio della squadra. Sono abituato a giocare più avanzato, vengo da due goal ma sono a disposizione del mister per le esigenze della Fiorentina. Ho iniziato a giocare in carriera come esterno alto, sapevo che all'inizio sarebbe stata dura inserirsi ma più passa il tempo, più sto meglio. Il gruppo è unito, vorremmo vincere sempre. Lo striscione è stato uno stimolo, spero che i tifosi ci aiutino da qui a fine campionato a raggiungere il nostro obiettivo, il quarto posto"
L'esterno sinistro viola Massimo Gobbi: "Ho segnato al secondo pallone che ho toccato, stasera penso che ci meritiamo il riposo, visto quanto abbiamo dimostrato sul campo. Questa settimana è stata intensa, ma siamo arrivati carichi a questa partita ed abbiamo espresso un grande calcio. L'esultanza della chitarra dopo il goal è venuta perché è da un po' di settimane che volevo segnare e ci provavo"
Il presidente della Fiorentina Andrea Della Valle: "Vargas è un giocatore che è già un campioncino, occorre solo pazienza in questa città che mette tante pressioni. Non mi sento come Fiorentina favorito per il quarto posto, aspettiamo la partita del Genoa a Bologna e vediamo come va. L'importante dopo Udine era ritrovare il gruppo, anche se fra di noi non abbiamo mai perso lo spirito. Forse quest'anno non arriveremo in Champions ma l'importante è stare lì, in alto in classifica. Ci vorrebbe un po' meno pressione dalla piazza, non giochiamo bene ma nel calcio contano i risultati. Speriamo di dare ai tifosi le soddisfazioni che meritano a fine campionato. Gilardino fa parte del nostro progetto, è stato un grande investimento dello scorso giugno, è un ragazzo ritrovato ed un punto di riferimento
L'attaccante della Fiorentina Alberto Gilardino: "Non posso dire se c'è un premio alla mia ventesima rete, l'importante stasera era fare una grande gara ed un'ottima partita, cosa che abbiamo fatto. Jovetic ha fatto una grande partita, è un grande investimento, avere in rosa un giocatore di diciannove anni con i suoi colpi vuol dire che c'è un grande futuro per questa squadra. Stasera Semioli ha dimostrato il suo valore, quando ci sono esterni che giocano così, tutto diventa più facile. Nella corsa Champions è stato importante andare a più sei sulla Roma, ma cambia poco in termini di percentuali finali. So che forse c'erano due rigori, per fortuna non abbiamo nulla da recriminare perché abbiamo vinto sul campo. Sarebbe importante diventare un leader di questa squadra, rimanendo molti anni con questa maglia, cosa che io voglio fortemente"
ROMA
L'allenatore della Roma Luciano Spalletti: "Nel secondo tempo la Fiorentina ha fatto subito goal e ha evidenziato il momento che stiamo attraversando, con le nostre fragilità ed i nostri problemi psicologici. Dopo l'espulsione di Pizarro tutto è diventato più difficile. E' difficile spiegare il risultato alla luce della nostra prestazione per larghi tratti di gara. Cassetti ha fatto quello che doveva fare, se ha giocato è perché sapevo che da lui mi potevo aspettare qualcosa di meglio che altri giocatori che ho in rosa. Siamo accompagnati in questo campionato dall'affanno e l'espulsione è anche colpa mia perché non ho evitato che Pizarro facesse quel gesto. Siamo precisi numericamente e servirebbe ragionare e avere buon senso da chi sta in campo. Pizarro non ha esagerato però Banti ha deciso di espellerlo. Mi sento in discussione per la recidività di certi episodi. Per la Champions dobbiamo ragionare, pensando di crederci fino all'ultimo, ma adesso si fa più dura"