FIORENTINA IN VESTE EUROPEA. Ieri molti viola impegnati con le rispettive nazionali (video)
La Fiorentina sta diventando Grande. I tre goal di Pazzini a Wembley sono, qualora ce ne fosse stata la necessità, la conferma che Firenze può dormire notti tranquille nelle prossime stagioni. I tre più uno targati Fiorentina hanno lasciato un segno indelebile in una pagina storica del calcio mondiale. Già, perché quando si parla di Wembley, non si parla di uno stadio ma dello Stadio. Il tempio del calcio, il cui nome fa riaffiorare dolci ricordi di Coppa Campioni nei tifosi gigliati, ha visto oggi nuova luce ed al fischio finale i riflettori erano puntati tutti su di lui. Giampaolo Pazzini.
Il centravanti che sta crescendo sotto l'ala di Prandelli e protetto da un certo Luca Toni, un giovane attaccante che dopo l'exploit di stasera dovrà recitare gioco forza un ruolo da protagonista nella Fiorentina che verrà.
Con lui, Montolivo, Potenza ed anche Lupoli. Un'Italia Under 21, quella che da sempre battezza i campioni del domani, dove la Fiorentina ha recitato un ruolo da protagonista, con il cannoniere principe dell'Italia dei giovani che ha gonfiato le reti del Tempio per tre volte, con Montolivo che ha estratto più volte conigli dal suo cilindro ma che ha saputo anche indossare i panni dell'operaio, giocando una partita con stile, classe ma ache di grande sostanza e qualità. Con Potenza, che diligentemente ha contenuto le offensive degli scatenati esterni albionici. E con Lupoli, che in uno sprazzo di gara, si è reso più volte pericoloso, dimostrando che ha tanto talento da vendere e che sarà un'arma preziosa per la Fiorentina del futuro.
Non solo Italia, non solo azzurri. I cieli di mezza Europa stanotte si sono tinti di Viola, con più giocatori impegnati con le proprie nazionali, anche se con alterna fortuna.
Il genio della Fiorentina, "Il Fenomeno", come lo ha ribattezzato la Curva Fiesole, non è riuscito nell'intento di trafiggere l'estremo difensore arancione Stekelenburg. Adrian Mutu ha pareggiato con la maglia della Romania contro l'Olanda 0-0 ma la sua è stata una prestazione di grande qualità, con quattro conclusioni a rete, di cui una pericolosissima. Ci riproverà, Mutu, mercoledì, quando ospite della Romania, ancora imbattuta nel suo girone, sarà il modesto Lussemburgo, a far sognare i propri connazionali come sta facendo da diversi mesi con il caldo pubblico fiorentino.
Novanta minuti poco fortunati quelli giocati da Tomas Ujfalusi contro la Germania. La Republica Ceca impatta contro gli uomini di Low, perdendo 1-2 e perdendo allo stesso tempo l'imbattibilità nel girone. Il terzino della Fiorentina gioca una partita senza infamia e senza lode, frenato da una Germania in grande stato di forma che non gli permette di rendersi pericoloso ma lo costringe altresì a stare sempre attento e vigile. Lungo stop per i cechi, che saranno nuovamente impegnati in partite ufficiali il 2 giugno in Galles.
Soli 38 minuti per Martin Jorgensen con la maglia della Danimarca, sostituito dal tecnico Olsen visto il cartellino rosso rimediato dopo soli 19 minuti dal difensore biancorosso Jensen. A poco è servito il cambio, visto che poi i danesi sono stati sconfitti dalla Spagna per 2-1. Per Jorgensen poco tempo per mettersi in mostra, soprattutto contro una Spagna briosa come quella vista in campo al Bernabeu.
La Serbia perde clamorosamente 2-1 in casa del Kazakhistan, ma Zdravko Kuzmanovic, che da poco ha scelto di giocare per la nazionale serba anzichè per quella Svizzera, non figura neppure tra i panchinari.
Un po' di Fiorentina, ancora virtuale, anche nel 4-0 tra Portogallo e Belgio. Vanden Borre siede in panchina per tutti i 90 minuti, mentre in campo Quaresma e soci deliziano le platee con giocate sopraffine ed un calcio champagne che fa sognare i tifosi portoghesi.
I gol di Pazzini a Wembley in un montaggio bellissimo (Grazie al nostro lettore Flavio-Thunder29)
Alcune azioni sulla partita Olanda-Romania
Il gol di Kuranyi in Repubblica Ceca-Germania