FIORENTINA, E' il centravanti il nodo da sciogliere

24.12.2007 10:27 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione

Ci voleva una giornata così per chiudere la prima parte della stagione in modo disteso e sorridente, per andare al meritato e agognato riposo con rinnovata fiducia e prepararsi a ripartire bene. Il bilancio dopo 17 partite di campionato dice che la Fiorentina ha fatto due punti in meno rispetto al campionato scorso, ma è probabile che questo non sia il termine di paragone giusto e che non lo sia per più motivi: c’era la penalizzazione da cancellare, c’era Toni accanto a Mutu, non c’era il giovedì di coppa Uefa. Era una situazione diversa, ma gli ultimi due fattori – vale a dire l’assenza di un grande attaccante e la presenza di un impegno inconsueto e faticoso al giovedì – hanno molto pesato sul rendimento della squadra. Il momento di flessione sul piano fisico scomparirà con la sosta e con un periodo di minor impegno mentre non è certo che tra Vieri, Pazzini o il nuovo arrivato Cacìa ci sia il giocatore che risolverà l’altro problema, quello del centrattacco.



E’ SINGOLARE affrontare questo argomento — cioè il gol, chi farà gol — nel giorno in cui la Fiorentina ha segnato cinque reti inserendo tra i marcatori anche un centrocampista (Montolivo) e un’ala (il ritrovato Santana), ma esaminata in prospettiva la questione del centravanti ci sembra fondamentale. Vieri non è un fallimento, anzi va meglio di quanto ci si aspettasse. Neanche Pazzini è un fallimento, anche se va peggio di quanto qualcuno si aspettasse. Non sono né bocciati né promossi e questo verdetto provvisorio che continuamente si rinnova non risolve il problema. Non solo: nessuno dei due giocatori sembra l’alternativa dell’altro. Da qui nasce il sospetto che siano in realtà l’alternativa — cioè la riserva — del centravanti che non c’è.