FIORENTINA, Dopo la sosta altro tour de force

05.10.2007 09:44 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione

Il Groningen, ieri sera, e la Juventus, domenica pomeriggio (ore 15). Poi il campionato prenderà una boccata di ossigeno (proprio come le coppe europee), lasciando alle squadre due intere settimane senza anticipi, posticipi e turni infrasettimanali.
Per la Fiorentina, infatti, la stagione riprenderà domenica 21 ottobre, e i viola saranno di nuovo impegnati allo stadio «Franchi». Avversario di turno il Siena di Mandorlini. Ma la lunga sosta di campionato non sarà una vacanza per nessuno. In primis per i giocatori (tanti anche quelli in maglia viola) che in coincidenza con lo stop alla stagione saranno chiamati a giocare in Nazionale per sfide internazionali che valgono la qualificazione all’Europeo del 2008. In pratica per i vari Frey e Ujfalusi, come per Mutu o Vanden Borre, lo stop al campionato si trasformerà in un nuovo tour dell’Europa.



NEL FRATTEMPO, Prandelli «tenterà» di dirigere a Firenze sedute di allenamento «normali», ovvero sfruttando i pochi giocatori che avrà ancora a disposizione. Al momento la Fiorentina non ha previsto di interrompere la sosta con partite amichevoli. In ogni caso, la sosta di campionato aiuterà Prandelli a focalizzare il recupero di giocatori finiti fuori condizione, dopo la lunga serie di impegni consumata fra settembre e ottobre.

MA CON LA RIPRESA del campionato la Fiorentina sarà subito chiamata a una nuovo tour de force che coinciderà con il secondo turno infrasettimanale di campionato. Nel dettaglio, dopo Fiorentina-Siena del 21 ottobre, senza tener presente la coppa Uefa, la squadra di Prandelli tornerà in campo per altre due volte prima della fine del mese. Domenica 28 i viola saranno in trasferta a Genova, contro il Genoa, mentre tre giorni dopo, mercoledì 31 ottobre, la Fiorentina tornerà a giocare davanti al proprio pubblico contro il Napoli. E’ evidente che anche in questa occasione, Prandelli dovrà fare un massiccio ricorso al turn over per evitare accumuli di stanchezza in alcuni giocatori che in pratica (il riferimento è ai nazionali) in ottobre rischiano di aver giocato anche sette partite.