FAGGIANO, Finire la A un problema più che ripartire
Daniele Faggiano, direttore sportivo del Parma, in una intervista a Rai Sport è sembrato piuttosto pessimista sulla possibilità di far ripartire la Serie A 2019/20. "Vivendo a Parma vedo che la situazione non è buona, non è mai stata buona. Forse l'avevamo sottovalutata tutti e adesso siamo preoccupati. Sento di date che non saranno mai rispettate, per me era meglio non parlare e costruire qualcosa per il futuro", ha detto Faggiano.
Parma-SPAL è stata abbastanza imbarazzante.
"Ha lasciato l'amore in bocca perché fino a mezzogiorno è stata preparata in modo tranquillo, poi s'è capito poco o nulla e non per colpa del Parma o dei calciatori. Per colpa di qualcuno che non ha saputo gestire la situazione nei precedenti 15 giorni. Non solo le istituzioni del Governo, ma soprattutto chi poteva vigilare meglio e conoscere la situazione".
C'è chi fa polemiche sulla ripresa.
"Il problema non è tanto ripartire, ma finire. Dovesse poi ammalarsi qualcuno ecco un'altra infettata. Dobbiamo partire quando si può e dove si può, uniti in qualsiasi decisione. Senza poi lamentarsi o fare carte bollate".
Come si fa calciomercato in questa situazione?
"Mi piace il mio lavoro, però parlare di calciomercato adesso non sapendo nemmeno le perdite e tante situazioni non è facile".
Giocare ad agosto sarà possibile?
"Io ho fatto il direttore sportivo del Trapani e ci siamo ritrovati, con 40 gradi, a giocare tante partite di domenica alle 15.00. Si può giocare col caldo, come hanno fatto il Trapani o il Palermo. Cambieremo le abitudini, magari ci saranno stop ogni 20 minuti, ma sarà solo un cambio di abitudini".