FABIAN O'NEILL, In Italia partite truccate
Sul campo è un giocatore tecnico, elegante, magari non velocissimo, ma di certo non uno di quegli atleti che sfoggiano contrasti durissimi. Ma con le parole l'ex cagliaritano, in serie A fino al 2002, è peggio di uno stopper inferocito. Intervistato dal canale televisivo brasiliano "Caixa Negra", Fabian O'Neill (33) se ne esce con un'accusa durissima: "In Italia le partite erano sempre truccate. Se a centrocampo alzavo due mani la gara era aggiustata, se invece ne alzavo una non c'era niente di prestabilito. Di solito l'accordo verteva su di un pareggio, ma in alcuni casi poteva anche esserci un altro club pronto ad offrire denaro a una delle due formazioni perché vincesse".
O'Neill non parla di partite specifiche, ma dà riferimenti riguardo un imprecisato match salvezza finito 2-2: "Mentre stavamo sull'1-1 e mancavano tre minuti al fischio finale, uno dei miei compagni calciò la palla da quaranta metri direttamente nell'angolino... e questo non doveva succedere. I nostri difensori hanno quindi lasciato pareggiare un attaccante avversario e le due formazioni si sono salvate entrambe, pareva di assistere ad un film ma era il risultato che doveva uscire". Le accuse di O'Neill sono ovviamente tutte da verificare.