DE VECCHI, Rino non solo grinta: fa giocare bene
Walter De Vecchi, ex giocatore rossonero ora al settore giovanile del Milan come coordinatore degli allenatori, ha parlato di Rino Gattuso: "E' stata una scelta fatta consapevolmente, è l'uomo giusto al posto giusto per qualunque società. A Napoli ha fatto comunque benissimo perché ha dato un'identità e ricostruito giocatori finiti e in scadenza pur avendo assenze clamorose come Osimhen, c'è stata anche casualità nella non qualificazione, non è un demerito suo. L'uomo è oltre l'immaginifico, ma per quanto riguarda il tecnico è stata una sorpresa perché tutti si aspettavano l'uomo grintoso invece fa giocare bene la squadra, costruisce dal basso e non butta mai via una palla. Se arriva vuol dire che resterà Vlahovic, perché vorrà garanzie e farà una bella Fiorentina con un bel calcio"
"Cosa mi ha colpito quando venne alla Primavera? L'intensità con cui si è calato nella squadra dei ragazzi, noi avevamo giocatori bravi ma che non erano né carne né pesce, come Pobega che è esploso con lui, ha dato loro una identità. Quando era alla prima squadra fece una riunione con Riccio, grande intenditore di calcio, con tutti i collaboratori del giovanile per spiegarci il progetto e fare un po' di match analysis. Gavetta? Ci vuole forza, Capello lo diceva anche di Allegri che ha fatto tutte le tappe e secondo me fare un certo percorso non fa che nobilitarti e darti tante conoscenze, quindi sono da preferire queste carriere sudate e costruite passo per passo. Il segreto è l'equilibrio tra le due fasi e lui quando ha avuto a disposizione tutto l'organico ha dimostrato di saperci fare ed ha superato i 100 gol senza Osimhen. Da chi ha preso? Da persona intelligente qual è credo che abbia attinto da tutti più ci mette del suo, come mi dicono tanti tecnici giovani. La Nazionale è l'espressione più bella del calcio italiano, cosa che ad esempio non ha fatto l'Inter pur vincendo lo scudetto. Merito sia suo che di Evani, con un calcio di comando e propositivo"