DE ROSSI, In Italia ci sono squadre inguardabili
(ANSA) - ROMA, 05 GEN - "In Italia abbiamo stadi che cadono a pezzi e squadre che non si possono vedere per quanto giocano male" ha detto Daniele De Rossi in un'intervista a Espn dove è tornato a parlare anche del calcio argentino: "Pensavo fosse molto più indietro, sia tatticamente che tecnicamente, ma anche i campi, gli stadi. E invece ho trovato un calcio dignitoso". Inevitabile un passaggio sul suo futuro da allenatore: "Ora sto studiando per esserlo e la mia prima esperienza sarà qui in Europa. Ma se dovessi attraversare l'oceano sarebbe solo per il Boca. Mi piacerebbe un giorno essere allenatore lì. Se non fosse stato per la pandemia, avrei già il mio patentino". De Rossi parla anche degli allenatori avuti e dei suoi modelli: "Tutti mi hanno lasciato cose importanti.
Quello che però mi ha fatto innamorare in campo è stato Luis Enrique. Lui mi ha insegnato a gestire il gruppo, rispettare l'allenatore e i compagni. Poi ho passato anni bellissimi con Spalletti o Conte che sono fenomeni in panchina". Una chiosa la dedica alla scomparsa di Maradona: "Penso che l'abbiamo presa tutti allo stesso modo. Chi lo conosceva, i suoi amici, chi condivideva le cose con lui, è rimasto molto più ferito di noi. Quando mi hanno chiamato dicendomi fosse morto ho pensato non fosse vero". (ANSA).