Dall' Europa alla salvezza e dalla salvezza alla possibile Europa: storia di un 2006 viola altalenante

29.12.2006 11:47 di  Paolo Serena   vedi letture
A due giorni dalla fine dell' anno solare è tempo di bilanci per questo 2006 viola: la malinconica gioia per la Champions raggiunta stroncata dalle decisioni del processo di Roma, fino ad arrivare al tentativo di rinascere da un -19 poi tramutato in -15. Per i tifosi fiorentini non c'è stato sicuramente tempo di annoiarsi in questo 2006, cominciato con il fiato sul collo della Roma dei record e continuato comunque con la consapevolezza di poter centrare l' Europa dei grandi, nonostante la forte pressione di una delle squadre più spettacolari del vecchio continente; la tanto attesa partita della scorsa stagione calcistica dell' Artemio Franchi contro i giallorossi in pratica non segna nessun punto di svolta, con un 1-1 che lascia invariata la corsa all' Europa che conta. Ma nei turni seguenti la formazione di Prandelli si conferma squadra più continua e centra, almeno sul campo, il quarto posto. Firenze ha ritrovato a partire dalla fine del 2005 un attaccante capace di far innamorare di sè la piazza, e se i numeri non dicono tutto, 31 gol in una stagione rappresentano comunque per Toni un risultato incredibile ad un passo dal record di 33 marcature in una sola stagione. E dopo la trasferta vincente di Verona e le urla di gioia rimaste in gola ecco che lo scandalo Calciopoli coinvolge anche la Fiorentina: al primo grado una sentenza tremenda vuole i viola in serie B con più di dieci punti di penalizzazione, poi la pena si riduce e la società di Della Valle può ripartire dalla massima categoria anche se con un handicap non indifferente. La possibilità di scendere nella serie cadetta fa andare via da Firenze il gioiellino cileno Jimenez, ma alla corte di Prandelli arrivano giocatori importanti come Santana e Mutu, con il rumeno finalmente giocatore adatto a vestire quella maglia numero dieci ricca di oneri e onori. Ma i viola sentono la pressione della pesante penalizzazione che inizialmente ammonta a diciannove lunghezze dalla salvezza: tre punti nelle prime quattro partite, la squadra fatica a produrre quel gioco che l'anno scorso aveva entusiasmato in certi periodi della stagione il pubblico di fede viola e non. Poi la lenta risalita, la Fiorentina comincia a ritrovare i meccanismi giusti e una volta superata la fatidica quota zero i Prandelli boys iniziano a scalare velocemente posizioni in classifica: fino ad arrivare alle ultime vicende, con Ujfalusi sicuro e autoritario in mezzo alla difesa, Potenza diventato il terzino destro che mancava, e là davanti Toni-Mutu la coppia gol più prolifica della serie A. Dalla salvezza quasi come miraggio ad un' Europa che tanto lontana non è.