D'AMICO, Perché americani in A? Guardate Vlahovic
L'agente di tanti calciatori Andrea D'Amico ha parlato, durante una lunga intervista al Corriere del Veneto, anche delle proprietà americane in serie A, cercando di spiegare il perché: "Oggi tra A e B sono già 12 le proprietà americane, ma sono destinate ad aumentare. La Lega Calcio, il luogo dove si decidono le sorti del calcio italiano, presto sarà controllata da loro. (...) Dopo i secondi Mondiali mancati mi sarei aspettato qualche segnale. E invece nessuno in Federazione si è assunto le responsabilità. Quindi ben vengano gli americani, i loro capitali e il loro modello di business spazzerà via questi conservatorismi e il sistema si riformerà".
A quale modello di business si riferisce? E chi c’è dietro ai fondi?
"Spesso i cosiddetti billionaires”. Oppure giganteschi gestori finanziari di denaro. Vogliono l’Italia innanzitutto per costruire stadi e centri sportivi di proprietà. Poi, intendiamoci, il calcio è la fabbrica dei sogni: la compravendita di calciatori è un grande business se pensiamo che Vlahovic è costato una pipa di tabacco alla Fiorentina, che lo ha rivenduto a 70 milioni; o che ci sono medi club di serie A che fanno 50-60 milioni di plusvalenze ogni anno. Infine c’è un ritorno di immagine e imprenditoriale legato all’Italia in sé. Siamo un Paese turistico, con eccellenze eno-gastronomiche e un patrimonio storico e artistico inestimabile"