CHAMPIONS LEAGUE, Una poltrona per tre
Si riparte. Tutti da zero, tutti alla pari, e come si suol dire… vinca il migliore.
L’Inter di Mancini si candida a rivivere l’anno di grazia 2006-2007, se non nei numeri da record, per l’agognato tricolore da cucire sul petto, con Moratti che potrà così festeggiare il primo scudetto “regolare” della sua gestione. Il vero obiettivo dei nerazzurri sarà una volta di più la Champions League, forti di una squadra praticamente immutata, e come se non bastasse, con Chivu che va a rilevare quel Fabio Grosso eroe di Germania, emigrato in Francia. L’unica vera alternativa ai Campioni d’Italia sembra il Milan di Ancelotti. Onestamente non crediamo all’eventualità Ronaldinho, e Pato, seppur potenziale fuoriclasse, deve ancora asciugarsi la bocca dal latte materno, percui in casa rossonera si punta sulla forza di un impianto collaudato, e su Ronaldo pronto e rodato dall’inizio (e poi chissà, si gioverà, novello Sansone, del look con i capelli lunghi?). Dalla terza piazza in giù si accettano scommesse; la pole position spetta alla Roma, con un Totti completamente dedito alla causa e due rincalzi di lusso come Giuly ed Esposito che alla lunga potrebbero fare la differenza. Anche per i capitolini (come per il Milan) c’è l’incognita Champions League. Il doppio impegno è probante per tutti, ma se il Milan beneficia di una rosa ben avvezza a questo surplus di fatica, la Roma riparte dalla serata di Manchester che pende ancora sulla testa dei giallorossi come una spada di Damocle.
Fiducia comunque agli uomini di Spalletti, mentre per la quarta poltrona ecco a voi la “triade” Fiorentina, Lazio e Juventus, pronta a tutto per conquistare un posto al sole della Champions. I viola ripartono dal terzo posto assoluto (senza contare la penalizzazione), e dalla miglior difesa del campionato scorso; unico handicap (è tanto? è poco?) l’assenza di Luca Toni. Prandelli ci crede e sul suo carro recentemente sono saliti nientemeno che Sacchi e Moggi. Chi ha mentito lo scopriremo solo vivendo. La Lazio vive di molti dubbi e poche certezze. Anche per i biancocelesti un impianto di squadra ben collaudato (con Delio Rossi formidabile valore aggiunto), ma l’incognita portiere ed il malcontento di Rocchi non possono essere sottaciuti. Impensabile affrontare la stagione fra i pali con la coppia Ballotta – Berni; Peruzzi è ormai un dolce ricordo (però, non si sa mai…), Carrizo è fra coloro che stan sospesi e allora? Tommaso Rocchi poi non appare convinto della permanenza a Formello ed una vecchia regola del calcio recita che i giocatori controvoglia è meglio non tenerli. Aggiungeteci anche in questo caso il doppio impegno campionato-Champions e la Lazio scivola automaticamente dietro alla Fiorentina. Chiudiamo con la vera incognita della stagione 2007-2008: la Juventus di Claudio Ranieri. Le malelingue sostengono che i bianconeri partono da zero due volte, vuoi per l’assenza di penalizzazioni vuoi per l’assenza di vantaggi arbitrali. Noi più prosaicamente riteniamo la Juve una squadra che sull’abbrivio di una serie A ritrovata può stupire, ma gli effetti speciali non saranno comunque sufficienti per ambire al quarto posto. In meno (o in più, fate voi) delle squadre fin qui esaminate ha il fatto di non disputare competizioni europee, ma la difesa è palesemente da rivedere e qualche “big” con la carta d’identità ingiallita (Nedved, Del Piero) è atteso al varco. Entusiasmo ed un forte senso di rivalsa, queste le armi in più della (nuova) signora: basteranno? Ai posteri…