CANOVI, Calcio? Aumenterà divario tra ricchi e poveri
Dario Canovi, avvocato e storico operatore di mercato, ha parlato della ripartenza della Serie A: "Ripartenza? Mi sembra che ancora una volta il ministro dello Sport non abbia il coraggio di prendere un provvedimento definitivo: credo che mandare avanti così la situazione sia sbagliato, c’è soltanto insicurezza; io credo che si debba essere chiari sia per un “sì” alla ripartenza che per un “no”, per il quale propendo. Senza pensare che nel prossimo futuro ci sono anche i mondiali a novembre… Dunque l’anno solare potrebbe tornare bene come formato dei campionati. E’ una decisione che va presa però a livello mondiale, non soltanto a livello italiano. Spero che le decisioni vengano prese da qualcuno che abbia fantasia e un po’ di raziocinio per rimodulare i campionati e i calendari. E’ ovvio che un medico sportivo prende tutte le sue precauzioni: siamo tutti preoccupati, forse anche troppo: non credo che si possa riprendere il campionato stando così le condizioni; aggiungo che un campionato senza pubblico è purtroppo orribile. Una partita di calcio di Serie A o di B porta con sé conseguenze: mi fa specie che la Fifa non sia in grado di poter aiutare tante società e realtà che rischiano di fallire”.
“Ricorsi? Annullare il campionato significa far perdere dei diritti acquisiti, l’unica cosa è sperare di poter riprendere il campionato più tardi: chiudere e lasciare così le cose in un campionato in corso è fin troppo semplicistico. La classifica attuale della Serie A è ancora tutta da definire: il campionato va finito, ma tra qualche mese. Se finisse tutto ci sarebbero una quantità di ricorsi che durerebbero per mesi e mesi”.
“Calcio post-emergenza? Sono sicuro che i più ricchi saranno più ricchi e i poveri lo saranno ancora di più”.