CALABRESE, Bilancio Commisso fin qui negativo

27.01.2021 21:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
CALABRESE, Bilancio Commisso fin qui negativo
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© foto di Federico De Luca

Giuseppe Calabrese, giornalista di Repubblica - Firenze e autore di un libro sulla lunga storia della Fiorentina in edicola con il giornale, ha parlato in collegamento con Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio: "Abbiamo raccolto articoli degli ultimi trent'anni nel raccontare la Fiorentina. Ci siamo tolti qualche soddisfazione, senza scordarsi del fallimento o della morte di Astori, ma abbiamo trovato anche qualche ricordo che ci faceva piacere. Capire cos'è stata la squadra e cosa ha rappresentato per Firenze: il 4-2 alla Juve, Wembley, la volta in cui Baggio raccolse la maglia viola al Franchi nella partita con la Juventus... Cose belle e altre meno, fa tutto parte del gioco. Se potessi rivedere qualche momento sceglierei la partita col Bayern Monaco, clamorosamente rubata: non la rigiocherei, ma lascerei andare l'azione... Quella di Malesani, poi, era una Fiorentina divertente e lui era un personaggio strano, divertente, arrivato quasi da sconosciuto. Era uno verace, di quelli che correvano sotto la curva dopo i gol. Forse a lui darei un'altra chance".

Che bilancio dà ad oggi della gestione Commisso?
"Negativo. Non nascondo che mi aspettavo di più dalla Fiorentina sia l'anno scorso che questo. Manca ancora qualcosa, dal mio punto di vista tanto, per rivivere i fasti di altre Fiorentine. Mi conforta però l'entusiasmo di Commisso: spero che sappia imparare dagli errori e costruire una squadra adeguata".

Tra trent'anni, in una nuova raccolta, ci sarà anche la narrazione sullo stadio nuovo?
"Ne sono assolutamente certo, no. Non ci sarà un nuovo stadio ma altri trenta di stadi Franchi. Non ho dubbi su questo, così come che Commisso non voglia andare a farlo a Campi. Non penso ci sarà un nuovo stadio, almeno non in questa vita: è vero che trent'anni sono tanta roba, ma se le cose rimanessero così no".

Cosa si aspetta dalla Fiorentina del futuro?
"Un po' più di cattiveria in campo, più grinta e orgoglio: meno giocatori stagionati, dal passato blasonato, e qualche talento in più. Una squadra che, soprattutto, faccia divertire. Sappiamo che Firenze non può lottare per lo Scudetto ma non merita neanche una squadra così".

Cosa servirebbe?
"In questo momento manca la possibilità di sognare, negli ultimi trent'anni abbiamo vinto poco, qualche coppa, ma abbiamo sognato di poter diventare qualcosa, ci abbiamo creduto. Vorrei tornare a una Fiorentina ambiziosa, che lotti per un piazzamento europeo ogni anno e torni protagonista. Credo sia possibile, andrebbe messo in piedi però un modello di società che al momento mi sembra lontano".