BRANCHINI, I calciatori diventano ricchi troppo presto
Giovanni Branchini ha presenziato questa mattina all'evento 'Italia-Inghilterra, derby d'Europa' in scena all'ambasciata italiana a Londra. Queste le sue parole: "E' impensabile che l'attività di un'atleta impegnato ogni giorno due ore, due ore e mezza al giorno, non lasci spazio a dei rischi. Il calcio negli ultimi 10-12 anni ha cambiato le sue cifre e ha vissuto un benessere incredibile. Questo comporta che un ragazzo di 16-17 anni che non ha giocato un minuto in Serie A possa ricevere grandi compensi, magari con la collaborazione della famiglia per cedere la procura a un gruppo piuttosto che a un altro. E poi gli sponsor...".
Branchini in un altro passaggio ha aggiunto: "Tutto questo porta i ragazzi ad avere una ricchezza assolutamente prematura, che intacca i loro equilibri. Si perde di vista il focus principale, ovvero la crescita personale. E' difficile spiegare a un ragazzo di 19-20 che non è un campione di continuare a coltivare sacrifici quando ha già milioni in banca, auto di lusso e belle fidanzate. Oggi la stragrande maggioranza di questi ragazzi non ha più lo stimolo, se l'aspetto economico diventa prioritario poi si rischia di fermare subito il processo. Un tempo chi stava vicino ai giovani calciatori erano persone che avevano un background sportivo, mentre oggi si è spostato l'asse su un discorso molto più legato agli investimenti. Questo intacca tutti gli aspetti di cui abbiamo parlato".