BIGICA, Vlahovic potrà essere nostro Mandzukic

02.03.2020 21:38 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BIGICA, Vlahovic potrà essere nostro Mandzukic
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'allenatore della Fiorentina Primavera Emiliano Bigica, ospite questa sera della trasmissione "30° minuto" su Toscana Tv, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Sulla questione rinvii: "Anche il nostro campionato sta subendo dei rinvii. Noi la scorsa domenica siamo andati a Verona anche con tutto il caos che cominciava ad esserci. E quattro ore prima della gara di domenica ci hanno comunicato che non si sarebbe giocato. Una comunicazione decisamente non corretta per quanto riguarda i tempi. Ora avremmo un calendario fitto di impegni. Ne prendo atto e sicuramente col Chievo giocheremo molto più in là".

Come cambia l'allenare le giovanili e i ragazzi più grandi: "Ho allenato gli Allievi ad Empoli. Dopo la Serie B e l'eccellenza sono tornato ad Empoli con i professionisti. Secondo me la categoria più bella del settore giovanile sono gli Allievi. Ho avuto la possibilità di allenare l'Under 17 della Nazionale grazie al quale ho allargato le mie vedute sul calcio europeo. Ringrazio la Fiorentina che poi mi ha dato la possibilità di allenare una squadra così importante come la Primavera. Qui va data la mentalità. Chi arriva a giocare in Primavera gli manca solo la mentalità che serve per andare a giocare con i grandi. Bisogna acquisire una mentalità da professionisti, facendo sì che il calcio si trasformi da divertimento a lavoro".

Rapporto con gli allenatori della Prima squadra: "Con Pioli, Montella e Iachini c'è sempre stata grande sinergia. Spesso alcuni miei giocatori vanno ad allenarsi con la Prima squadra. La Primavera è un po' un imbuto. Chi vuole andare via, chi vorrebbe già essere aggregato con la prima squadra. Non è detto che quelli che vanno in Prima squadra siano gli unici che si affermeranno. Si possono percorrere varie strade per arrivare e togliersi le soddisfazioni. La Fiorentina ha intrapreso una buona strada col settore giovanile, è molto attenta ai giovani. E questo si vede anche dal fatto che adesso in prima squadra la Fiorentina abbia 6-7 ragazzi che vengono dal settore giovanile. Chi è nel settore giovanile sa che può arrivarci. Pioli era molto attento alla Primavera, nella gestione dei calciatori che lui mi mandava. Ci siamo spesso confrontati su qualche ragazzo. Montella lo ricordo con affetto perché abbiamo giocato insieme ad Empoli. In Primavera abbiamo vinto una Coppa Italia insieme ed era un giocatore tipo Vlahovic, con lui partivi già 1-0. Anche con Vincenzo abbiamo avuto una collaborazione stretta sui giovani".

Sulle finali conquistate: "La prima con l'Inter diciamo che era quasi ingiocabile. Gli abbiamo dato del filo da torcere. La finale con l'Inter della Viareggio cup è quella che mi è rimasta più indigesta. Quella che abbiamo conquistato pochi giorni fa è la quinta finale in tre anni. E' una bella soddisfazione. Il nostro percorso di quest'anno è stato positivo perché abbiamo eliminato delle squadre forti. Aspettiamo di sapere anche quest'altra data".

Su Pedro: "E' venuto a giocare due partite con noi. Stava recuperando da questo problema muscolare che aveva avuto prima di arrivare in Italia. A mio avviso il giocatore ancora non era pronto perché nelle sue corde non ha grandissima capacità di attaccare la profondità. E' molto bravo tecnicamente. Nel calcio sono poche le squadre che ti permettono di avere un possesso palla alto. Giocare il campionato italiano soprattutto per gli attaccanti non è semplice. L'essere poco impiegato non gli ha fatto scattare quella scintilla nel voler imporsi".

Su Vlahovic: "La sua forza è che ama giocare a calcio. Che fosse la prima squadra o la Primavera o gli allievi lui voleva giocare sempre. Per quanto riguarda le sue caratteristiche penso che possa diventare uno degli attaccanti più forti in circolazione. Vede la porta, ha fisicità. E alla lunga secondo me potrebbe diventare il nostro Mandzukic, con molta più tecnica".

Anneddoto su Vlahovic: "Lui era in ritiro con l'Under 21 serba. Nel momento in cui è uscita la convocazione, lui non venne convocato per l'Europeo. Poco dopo mi ha chiamato chiedendomi quando avremmo giocato col Torino, i play off. Io ero contento perché lo avevo a disposizione. E' arrivato come se nulla fosse e ha fatto doppietta. Lui con questa cosa mi ha dimostrato questo attaccamento alla squadra Primavera. Questo è Dusan Vlahovic: lui ha fame e madre natura lo ha dotato di grandi dote tecniche".

Sul compagno d'attacco perfetto per Vlahovic: "Lui può giocare benissimo con tutti, con Chiesa, Cutrone, con Sottil, Ribery. Mister Iachini ha tante soluzioni nel suo arco anche quando rientrerà Ribery. Dusan ha il fisico da punta centrale ma può benissimo fare anche la seconda punta per le sue caratteristiche".

Sul fatto di essere stato vicino ad essere l'allenatore della prima squadra: "Direttamente non mi è stato proposto. Indirettamente so che ci sono andato molto vicino, ma ringrazio chi ha preso quella decisione per un semplice motivo: nel momento in cui mister Pioli ha dato le dimissioni, noi pochi giorni dopo avremmo dovuto giocare la finale di Coppa Italia. Chi ha preso la decisione è stato lungimirante. Per fortuna poi è andata bene per quanto riguarda la Primavera".

Su Max Canzi che dovrebbe sostituire Maran a Cagliari: "Sì lo conosco e ha abbastanza esperienza col calcio dei grandi. L'anno scorso ha fatto un ottimo lavoro a Cagliari ma anche quest'anno sta facendo bene".

Sul percorso in Coppa Italia e quello in campionato: "La mia squadra di ora gioca meglio rispetto alle due annate precedenti. Non riusciamo a volte a sfruttare tutte le occasioni con buona continuità. Siamo un po' nelle sabbie mobili in campionato. Ma spero che il traguardo raggiunto in Coppa possa aiutare nella loro autostima. Soprattutto nell'approccio alla gara. E' un gruppo che lavora a mille all'ora ma difetta nella tenuta mentale durante la gara nei novanta minuti. Il mio compito è di migliorare questa mentalità e che ogni gara deve essere come se fosse l'ultima".

Su Tonali: "E' il giocatore che ci può assicurare quindici anni nel ruolo davanti alla difesa".

Sull'acquisto di Amrabat: "E' un calciatore importante, di sostanza, di corsa, dinamico. Ma non penso che in un centrocampo a tre possa ricoprire la posizione di perno davanti alla difesa. Sta facendo molto bene e potrà fare bene anche a Firenze".

Ricordi da giocatore: "I miei quattro anni a Firenze sono stati molto belli. I tifosi erano sempre in pace: ti facevano sentire la pressione della gara. Loro ti facevano vivere le gare nel modo di giusto. Era bello anche fare gli allenamenti a porte aperte. Ti facevano tenere una concentrazione e una attenzione alta anche in allenamento. Al contrario quando la situazione era un po' pesante era difficile passare in mezzo ai tifosi senza che ti dicessero qualcosa. La pressione l'avvertivi, ma ci sta perché indossare questa maglia non è da tutti. La città ti trasmette oltre alla pressione anche la passione di una tifoseria per la maglia che va onorata quando la indossi. La maglia della Fiorentina pesa, giocare a Firenze è abbastanza complicato. Ma nel momento in cui emerge puoi andare a giocare ovunque. Quello che ti fa sentire il peso della maglia è l'amore di una città verso la sua squadra del cuore".

Su Vittorio Cecchi Gori: "In quel periodo ha cercato di mettere la Fiorentina nelle condizioni migliori per far sì che se la potesse giocare con chiunque. Sentire la notizia di ieri mi ha fatto stringere un po' il cuore. Dare otto anni ad una persona con la sua età, significa condannarlo fino alla morte".

Su Koffi: "In Primavera fa la differenza perché ha grande qualità, deve diventare solo più cattivo negli ultimi venti metri. Ha bisogno ancora di fare degli step prima di poter arrivare in Prima squadra. Il ritorno di Beloko è molto importante. Che per noi è stato determinante anche l'anno scorso. E' tornato più maturo e va seguito con attenzione".

Sulla Viareggio Cup: "Nel momento in cui mi hanno detto che non lo facevamo ero contento. Perché in due anni ci ha tolto veramente tante energie, perché non viene sospeso il campionato. Ora che ci avviciniamo invece un po' mi manca. Per quanto riguarda i tre 2001 che possono rinforzare la rosa del 2002 ancora non ne abbiamo parlato. Ci prendiamo ancora una settimana".

Su Lovisa: "Ha grandi margini di miglioramento. Ha il gol nelle sue corde".

Su Commisso: "Il modo di approcciarsi con il nuovo presidente è diverso. Commisso ha instaurato un rapporto con città e tifoseria un rapporto di altri tempi. E' una persona che anche con noi dipendenti è una figura paterna. E' molto esigente ma allo stesso tempo ti fa pesar poco questa cosa. Quando abbiamo passato il turno con la Juve, la prima persona che mi ha chiamato è stato lui. Mi aveva lasciato dei messaggi in segreteria. Ho percepito la sua gioia per il raggiungimento di questo obiettivo importante. Ti trasmette passione. Mi dà l'impressione di vedere un padre. I Della Valle li conosco poco. Però anche loro prima di ogni finale mi hanno sempre telefonato per augurarmi buona fortuna e successivamente per congratularsi. Sono due modi diversi per approcciare un rapporto".

A quale calciatore crede di aver dato di più: "Ricordo con affetto Pinto nel mio primo anno. Un difensore centrale che ora è a Bari. Ha fatto una crescita esponenziale. Lakti per quanto riguarda l'anno scorso, mentre quest'anno dico Spalluto".

Ritorno a Firenze dopo la vittoria in Coppa Italia: "Ho ancora impresso lo stadio stracolmo di persone alle tre di mattina. Edmundo è uno dei giocatori più forti con i quali io abbia mai giocato. I suoi problemi fuori dal campo lo condizionavano".