Bernardeschi ricorda il passaggio alla Juve: "Capisco i tifosi viola. Astori? Un riferimento"

Non solo l'attualità. Federico Bernardeschi, esterno d'attacco del Bologna, ha presenziato oggi al Festival dello Sport di Trento e tra le altre dichiarazioni rilasciate di fronte al pubblico, è tornato a parlare anche del suo passato inerente la maglia della Fiorentina. A cominciare da Davide Astori, suo compagno di squadra in viola poi scomparso drammaticamente quel 4 marzo 2018: "Un punto di riferimento, ogni mattina mi dava uno scappellotto perché diceva che prima o poi me lo sarei meritato".

Spazio poi al suo rapporto con Paulo Sousa, allenatore avuto a Firenze, e al passaggio alla Juventus nell'estate 2017: "Sousa è stato uno dei tecnici che mi ha fatto crescere di più. Mi disse: "Se hai avuto il coraggio di chiedere la maglia numero 10, devi avere anche quello di indossarla". Mentre sul passaggio alla Juve, capisco la sensazione di tradimento vissuta dai tifosi viola, ma i professionisti devono sfruttare le occasioni".

Questo invece il passaggio sul rapporto stretto con Federico Chiesa