Batistuta e l'addio a Firenze: "Non mi sono pentito. I fiorentini hanno capito"

Ospite del podcast Grupo Omint, Gabriel Batistuta non dimentica gli anni a Firenze e alla Fiorentina ricordando soprattutto l'addio che lo portò a Roma: "Lì mi sono sentito un vincente. Alla Fiorentina ho passato 10 anni, era arrivata una sorta di piattezza a livello di potenzialità sportive e mi chiedevo "e adesso?" Poi me ne sono andato, una decisione che però è stata difficilissima. È stato come andar via di casa, a Firenze ero il Re, mi sentivo amato e protetto. L’ho sofferta, è stata la decisione più dura e che più ho sofferto nella mia carriera. Mi c’è voluto coraggio per prendere quella decisione.
Solo io capivo perché stessi facendo quel passo, nessun altro. Non mi sono pentito, le cose sono andate bene ma non me ne sarei pentito in nessun caso. Era una cosa personale, mi è dispiaciuto che nessuno abbia capito. Da idolo di una città intera a traditore, è anche pericoloso per la salute mentale, ma col tempo ho capito anche questo. Ora quando torno a Firenze mi amano più di prima, anche i fiorentini hanno capito col tempo la mia decisione".
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