Angelo Giorgetti sullo stadio: "I Franchi tiratori e il grande pasticcio"

Angelo Giorgetti, opinionista di FirenzeViola.it e Radio FirenzeViola, ha pubblicato un post sul proprio profilo Facebook con il commento della vicenda stadio: "Fossi il Centenario della Fiorentina, cercherei di travestirmi da adolescente per rinviare i festeggiamenti.
Ma non è con le battute che si risolvono i problemi.
Né, per quanto riguarda il ritardo dei lavori per lo stadio, facendo i megafoni per questa o l’altra parte. Secondo me c’è stata una grande, vorrei dire gigantesca corresponsabilità dalla quale escono tutti perdenti. Ecco la cronologia, che poi è anche la mia classifica degli errori.
1) Commisso aveva presentato un bel progetto di restyling del Franchi che fu bocciato dalla Soprintendenza. Lascio perdere ogni giudizio sull’organo periferico del Ministero della Cultura che molto meno sensibile si è mostrato per analizzare altre situazioni, Cubi neri compresi, ma in quel momento mancò una sensibilità diplomatica da parte dell’Amministrazione comunale. Non ci fu alcun tentativo di mediare, trovare una soluzione alternativa, sensibilizzare la Soprintendenza. C’era già stato uno scontro sull’area Mercafir _ Commisso aveva le sue ragioni, se anche i Della Valle decisero di rinunciare per i costi alti e altre problematiche _ e le strade cocciutamente si divisero. Per me quello fu l’inizio del Grande Pasticcio.
2) In questo clima indurito, Commisso chiese ai sindaci delle città periferiche di manifestare la disponibilità per aree in cui costruire lo stadio: non granché, in termini di dialogo con Firenze. Lo scontro era aperto e ognuno si giocava le sue carte, anche in termini di propaganda. Personalmente, mai ho creduto che lo stadio potesse essere realizzato a Campi, sia per le caratteristiche di un’area sottoposta alle alluvioni, né per i costi giganteschi di urbanizzazione.
3) L’Amministrazione fiorentina andò per la sua strada, convinta di essere autonoma grazie ai fondi del Pnnr, per dimostrare alla proprietà americana che la politica avrebbe avuto i mezzi per muoversi da sola. Fra parentesi, continuo a pensare allo spreco di energie di quel periodo e non entro nei particolari perché ce ne sarebbero molti dequalificanti per chi agiva più o meno nelle retrovie delle due fazioni.
4) Il braccio di ferro è continuato dopo il parziale stop ai finanziamenti, con altre manfrine relative alle soluzioni alternative per ospitare la Fiorentina in altri stadi: ulteriori ritardi e poca chiarezza.
5) Una volta ricomposta la situazione fra la Fiorentina e il Comune (almeno parzialmente) la società viola ha deciso di restare al Franchi senza tener conto dei probabili, vorrei dire inevitabili ritardi collegati ad un intervento gigantesco come quello previsto al Franchi con i soldi pubblici: quello che era successo al Viola Park _ e si trattata di un intervento privato _ avrebbe dovuto mettere sull’avviso.
Il risultato ora è che, in una stagione che si è messa di traverso, questo evidente groviglio di colpe danneggia la Fiorentina e i tifosi. Toglierei le pile ai megafoni che attaccano solo una o l’altra parte, perché ce n’è per tutti.
E il mio pensiero va al Centenario Viola, speriamo che abbia la vista bassa e senza occhiali non ci legga".
Questo il post originale di Giorgetti:
I FRANCHI TIRATORI E IL GRANDE PASTICCIO Situazione stadio e squadra: fossi il Centenario della Fiorentina, cercherei...
Pubblicato da Angelo Giorgetti su Giovedì 23 ottobre 2025
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