"PROMOSSI & BOCCIATI" di EuroItalia 2008

25.06.2008 01:16 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV

Gli europei dell’Italia si sono conclusi come (peggio) non si poteva. Eliminazione ai rigori, CT sulla graticola (eufemismo) e polemiche a non finire. E’ il momento di dare i voti, di decretare i “Promossi & Bocciati" della spedizione in Austria e Svizzera e nessuno si deve sentire escluso.

 

PROMOSSI


GIORGIO CHIELLINI – 8 Vince sul filo di lana con Buffon, il quale si è giocata la leadership con l’incertezza sul tiro di Senna durante il quarto con la Spagna (ricorderete, palla sul palo dopo essergli sfuggita di mano). L’ex viola è subentrato alla seconda partita (quella con la Romania) con la strada spianata dalla prestazione imbarazzante della coppia Barzagli – Materazzi contro l’Olanda. E’ stato affiancato a Panucci (altro promosso) per un duo inedito ma alla resa dei conti ben assortito. Chiellini ha disputato tutta la stagione nella Juventus da centrale nonostante nasca come terzino sinistro (e noi a Firenze ce lo ricordiamo bene). Preciso, puntuale, lucido, mai irruento (a parte quando ha azzoppato Cannavaro in allenamento), un vero boom. Se l’Italia è arrivata (senza meritare) ai rigori contro gli iberici, lo dobbiamo in gran parte a lui.

GIANLUIGI BUFFON – 7,5 A parte la già descritta incertezza, Buffon si è confermato un vero fuoriclasse del ruolo. Una via di mezzo tra Albertosi e Zoff (forse i due più grandi portieri che l’Italia della pedata abbia mai avuto), è uno dei rari casi di portiere che vale un centravanti. E’ sicuramente un fenomeno e anche (il che non guasta) una persona per bene.

GENNARO GATTUSO – 7 Come per Pirlo (vedere fra i bocciati) il suo Europeo è stato deludente e come per Pirlo varrebbe il discorso delle due ammonizioni che lo hanno escluso dal quarto contro la Spagna. A sua discolpa il ruolo, giocoforza esposto a sanzioni arbitrali ed una giornata di squalifica per somma di ammonizioni va messa in preventivo, sempre. Noi però lo promuoviamo per la schiettezza del personaggio, per le sue dichiarazioni sui matrimoni gay (non entriamo nel merito dei contenuti ma lodiamo il coraggio) e per la sua malcelata reprimenda in diretta televisiva al presidente federale Abete. Il senso è stato questo: Abete, nel suo politichese che lo ha reso famoso, stava prendendo tempo sull’esonero di Donadoni. Mezz’ora di giri di parole stucchevoli e completamente vuoti di significato. Al che, Ringhio, sollecitato ad esprimere un proprio commento alla situazione, chiosa così…”Che devo dire? E’ mezzora che il presidente parla ma ancora non ha detto niente…” Applausi

GLI ASSENTI: GAMBERINI E MONTOLIVO – A dire il vero Gamberini c’era ma non se ne è accorto nessuno. Il suo nome non è mai entrato fra i papabili per un posto da titolare, seppure per caratteristiche fosse quello più adatto a far coppia con un centrale fisicamente prestante come Chiellini. Alla luce del rendimento offerto dal pacchetto difensivo Panucci al posto di Zambrotta (uno dei bocciati), e Gamberini al posto di Panucci, sarebbe stata la soluzione ideale, ma è il senno di poi, quindi… Per quanto riguarda Montolivo, anche lui c’è stato, se non fra i convocati, fra quelli che l’Europeo l’hanno solo sfiorato. “Montolo” s’è fatto tutto il pre-ritiro di Coverciano, è stato messo ai margini della foto di gruppo (come Quagliarella ed Aquilani, gli altri due in lizza per uscire) e poi con un abile gioco di taglia e cuci digitale è scomparso. Riapparirà, ne siamo certi, già dal 20 agosto nell’amichevole contro l’Austria, Donadoni o non Donadoni, Lippi o non Lippi. Una cosa è certa; nella cultura popolare si dice che gli assenti hanno sempre torto. Nel calcio, che di cultura ne ha poca, gli assenti hanno sempre ragione…specie stavolta.

 

BOCCIATI


GIANCARLO ABETE – 4 Se tutto parte dalla testa, la disfatta di Euro 2008 va attribuita anche (e soprattutto) a lui. Ci rendiamo conto che è una forzatura ma il presidente federale sembrava non aspettare altro. Si sa, Donadoni non è stata una sua scelta, se lo è trovato e (purtroppo per lui) si è pure qualificato per gli europei. Il buon Abete ha abbozzato, coram populo ha rinnovato il contratto al CT bergamasco, premunendosi però di inserire una clausola di rescissione da poter esercitare nei 10 giorni immediatamente seguenti all’eliminazione (o fine del torneo). E’ giunto il momento di farla valere, al di là delle dichiarazioni di facciata. Lippi è lì, dietro l’angolo.

ANDREA PIRLO – 5 Non sorprenda questa bocciatura. Il suo europeo non è stato esemplare come rendimento, ha pagato la stagione non brillante del Milan e forse anche un po’ di appagamento. Rimane comunque un perno insostituibile di questa nazionale e lui lo sa bene. Ed è proprio alla luce di questo che non siamo disposti a perdonargli il fatto di aver sommato due ammonizioni in tre partite, privando Donadoni del faro di centrocampo proprio nella partita più delicata. Da uno della sua esperienza non ce lo aspettavamo proprio.

ROBERTO DONADONI – 5,5 Il suo europeo è indubbiamente insufficiente. Meriterebbe 5 (forse anche meno), ma il mezzo voto in più se lo guadagna perché è una brava persona è dotato di una sua integrità morale, unita al rispetto per tifosi e addetti ai lavori. Peccato che queste virtù non producano punti, e allora per il bene di tutti è meglio che passi la mano e magari ripassi fra qualche anno, quando avrà messo un po’ di pelo sullo stomaco e si sia fatta quell’esperienza necessaria per guidare la nazionale campione del mondo.