OCCHI PUNTATI SU...Luca Toni
E’ un’onda viola inarrestabile quella che da Wembley a Bari ha sommerso l’Italia calcistica passando da Pazzini a Toni: denominatore comune… il gol. Prima il “Pazzo” con l’ormai epica tripletta nel sacro tempio londinese e poi LucaToni e furmini con le due reti contro la Scozia hanno apposto in modo indelebile il marchio di fabbrica “Fiorentina” sui destini azzurri. Ieri sera il bomber mondiale è stato devastante e si è visto fin dall’inizio che avrebbe vissuto una serata da protagonista; nei primi 5 minuti già due conclusioni a rete (una ribattuta, una fuori con un colpo di testa) e poi al 12° il gol con un’incornata su punizione di Oddo dalla destra. In seguito, una presenza costante nel cuore della difesa avversaria a far da punto di riferimento per l’attacco azzurro con Di Natale e Camoranesi che gli giravano intorno sorretto dalle incursioni dei centrocampisti De Rossi e Perrotta. Nel secondo tempo l’accelerata decisiva: prima un meraviglioso assist di sinistro con una verticalizzazione “alla Rui Costa” per Di Natale (vuoi vedere che se ci si mette sa fare anche il rifinitore?), e poi al 70° il secondo sigillo, sempre di testa e sempre su cross da destra questa volta di Camoranesi. Nel mezzo un gran lavoro a recuperar palloni per far salire la squadra ed anche tre interventi aerei difensivi nel cuore della nostra area.
Del resto i numeri parlano chiaro: per Toni è il 18°gol stagionale (15 con la Fiorentina e tre in maglia azzurra) e tutto questo senza rigori, a testimonianza di una stagione fin qui estremamente positiva se si considera il post – mondiale (solitamente problematico) e la metatarsalgia che certo non lo ha favorito. Infine il gran finale: non saranno state le 120.000 mani di Wembley che hanno tributato la standing – ovation a Pazzini, ma anche il pubblico pugliese ha fatto la propria parte, eccome; scocca infatti l’87°quando Fabio Quagliarella rileva l’eroe della serata con un sottofondo di applausi che si innalza a celebrare il bomber ormai idolo delle tifoserie di tutta Italia. Curioso che sia stato proprio un ex viola (per la precisione un ex…Florentia viola) a dare il cambio a Toni in un ideale passaggio di testimone fra il passato, triste e oscuro della C2, ed il presente fulgido e roseo di una realtà, quella viola, ormai lontana anni luce dalle “secche” post – fallimento. L’esempio più lampante è che i due centravanti titolari dell’under 21 e della Nazionale maggiore vestano la maglia viola e c’è un sottile filo che lega Giampaolo Pazzini a Luca Toni: i due sono amici fraterni (spesso trascorrono le ferie insieme), si giocano ogni domenica il posto da titolare al centro dell’attacco viola (per ora non c’è partita, vince sempre Luca), e chissà, l’anno prossimo ci sarà il passaggio di consegne fra i due nel ruolo di prima punta agli ordini di Prandelli. Mi sono ripromesso solo un breve accenno a questa eventualità ma è bello pensare che la Fiorentina abbia di questi problemi. Proviamo a domandarci: chi sarà il numero 9 viola della stagione 2007-2008? Un ragazzone emiliano che nel 2006 è stato Scarpa d’oro, capocannoniere italiano, Campione del mondo con l’Italia e sogno attuale di tutto il mondo del calcio, oppure un giovane talento di Pescia che giusto 5 giorni fa ha incantato la patria storica del calcio mondiale (l’Inghilterra) bagnando l’inaugurazione del nuovo Wembley con tre fantastici gol e, grazie a quelle prodezze, è diventato un eroe del calcio mondiale? Son problemi…e che problemi.