"I VIOLA DANNO I NUMERI", Fiorentina rimontata... e nove!

Distrazione? Leggerezza? Supponenza? Ci sembra eccessivo arrivare a queste conclusioni anche perchè sono aspetti che Prandelli cura in maniera maniacale durante la settimana. Preferiamo dire...casualità ed augurarci che sia l'ultima volta che succe
10.02.2008 01:21 di  Stefano Borgi   vedi letture

E ancora le quattro rimonte subite in coppa Uefa e due in Coppa Italia. Troppe. E soprattutto sono troppi i punti perduti per distrazioni e leggerezze spalmate nel corso delle varie partite. Di queste (parliamo del campionato) 6 volte la rimonta degli avversari è stata decisiva ed ha significato perdere 9 punti. Fortunatamente in coppa Uefa tutto questo non si è avverato e la Fiorentina ha passato il girone di qualificazione come seconda classificata. Anche in questo caso, però, se vogliamo i punti persi per le rimonte subite da Villareal e Aek Atene (le altre erano state di Groningen e Mlada, innocue ai fini del risultato finale) hanno portato la Fiorentina ad essere abbinata ad una delle squadre che sono scese dalla Champions League, nel caso specifico i norvegesi del Rosenborg. Ben diverso sarebbe stato il destino dei gigliati se si fossero classificati come primi del girone (e con quei punti in saccoccia l’obiettivo primo posto sarebbe stato matematico) poiché avrebbero incontrato una delle terze classificate nei gironi di qualificazione della coppa Uefa e specificamente lo Zenit di Pietroburgo (che è invece toccato al Villareal prima classificata). In coppa Italia, e la chiudiamo qui per poi tornare al campionato (vero obiettivo stagionale dei viola) la rimonta subita dalla Lazio al Franchi ha significato l’eliminazione nei sedicesimi di finale dalla competizione nazionale.

Per la par condicio diciamo anche che la Fiorentina in campionato ha effettuato anche 5 rimonte che gli hanno fruttato 4 punti. Un saldo negativo, quindi, di 5 punti che potrebbero risultare pesantissimi nella lotta per il quarto posto che, ormai è storia nota, significa la qualificazione ai preliminari di Champions League. Fa ancora più effetto la rimonta al 91’ dell’Atalanta con il gol di Muslimovic perché viene appena sei giorni dopo il gol di Pato (al 76’, comunque nel quarto d’ora finale), sempre su palla perduta banalmente quando questa era in nostro possesso (quella volta per un inutile leziosismo di Santana, come ieri per l'indolente cross sbagliato di Montolivo). Il tutto poi si verificò al limite dell’aria avversaria e qui si innesca un altro discorso circa le responsabilità del gol subito e per questo rimarchiamo la difficoltà dei difensori viola a ripiegare celermente.

Altro aspetto negativo: l’accaduto mette in discussione una virtù che la Fiorentina aveva messo in mostra fino ad ora, ovvero la capacità di decidere le partite a suo favore negli ultimi minuti. Ricordiamo a proposito i rigori con Juventus, Roma e Parma e i due gol con l’Empoli (85’ e 93’) che decisero il derby toscano di due settimane fa. Stavolta le legge del contrappasso applicata al calcio ha colpito i viola, e del resto con l’Atalanta sembra un segno del destino visto che anche l’anno scorso, a Bergamo, fini come oggi (addirittura ai viola fu rimontato un doppio vantaggio dopo i gol di Reginaldo e Pazzini) e all’andata la prodezza di Zampagna freddò il Franchi che già pregustava la vittoria, con un’Atalanta fra l’altro ridotta in dieci. Siamo certi che Prandelli non lesinerà un fermo richiamo all’attenzione e alla concentrazione massimale per le prossime occasioni che si chiamano Rosenborg in Uefa ma soprattutto Catania, Roma, Livorno e Juventus in campionato... tutto racchiuso in 15 giorni.