EURO 2008, Poveri azzurri, che disfatta!!!
I Campioni del mondo eravamo noi ma stasera non se ne è accorto nessuno. Italia abulica, impaurita o semplicemente poco concentrata. L’Europeo, storicamente, non è competizione per gli azzurri del calcio (solo una vittoria nel 1968), e anche stavolta non sembra fare eccezione. La formazione di partenza è quella pronosticata alla vigilia con l’unica variante di Ambrosini al posto di De Rossi. L’Olanda invece rinuncia a Robben (lo si sapeva) e schiera la seconda punta Kuyt accanto a Van Nistelrooy. Sarà la mossa decisiva perché i due attaccanti maramaldeggieranno contro i due pulcini bagnati azzurri, Barzagli e Materazzi. I due centrali di Donadoni meritano un discorso a parte: definirli impresentabili è un eufemismo e l’assenza di Cannavaro si è fatta sentire più del dovuto. Dei due ha colpito la lentezza imbarazzante, l’essere spesso fuori posizione, l’endemica indecisione in ogni loro intervento. In panchina, fra l’altro, languiva il miglior difensore centrale del campionato, Alessandro Gamberini. Il giocatore viola avrà pensato che per giocare titolare bisogna avere i Santi in Paradiso. Oppure, aggiungiamo noi, prendere tre gol dall’Olanda all’esordio e diventare all’improvviso indispensabile per la causa azzurra.
Dando uno sguardo al rendimento degli altri reparti, registriamo un centrocampo azzurro sovrastato da quello olandese con Sneijder e Van Bronkhorst su tutti che non a caso hanno realizzato due dei tre gol arancioni. Sulle fasce Van der Vaart ed Engelar hanno avuto vita facile su Gattuso ed Ambrosini ed ancora di più su Panucci e Zambrotta in fase avanzata. In attacco Van Nistelrooy è sembrato imprendibile e Kuyt si è dimostrato spalla ideale per il centravanti madridista, fungendo anche da assist – man. Contro la Romania è già scontro da dentro o fuori, ed in questo senso il pareggio del pomeriggio dei romeni contro la Francia favorisce l’Italia. Certo, si rendono obbligatori dei cambiamenti.