"AMARCORD", Le prime volte di Batistuta e Orlando
Firenze, si sa, è da sempre terra di numeri 10 e oggi pomeriggio contro il Genoa i viola si aggrappano al fenomeno Adrian Mutu, per riprendere la corsa alla Champions League. Nel mezzo l’impresa di Liverpool conclusa con la performance di Pazzini e compagni ai rigori dopo una sofferenza lunga 120 minuti. Nei precedenti con i Grifoni il bilancio è favorevole con 34 vittorie complessive e 15 sconfitte e diventa schiacciante nei confronti disputati al Franchi con ben 23 successi a fronte di sole 3 vittorie genoane.
Firenze e la Fiorentina patria di numeri 10 abbiamo detto, da Montuori, a Baggio, a Rui Costa, fino al più grande, Giancarlo Antognoni che il 22 novembre 81’ rischiò seriamente di perdere la vita nello scontro con Martina, portiere Kamikaze in maglia rossoblù. Furono momenti interminabili quelli che seguirono all’incidente con il cuore di “Antonio” che si ferma per una manciata di secondi e con lui il cuore di tutta Firenze. La nostra colonna sonora, la pioggia di marzo, ci ricorda come furono tanti i tifosi ai quali scese una lacrima e altrettanti quelli che spontaneamente fecero visita al Capitano partecipando ad un dolore privato ma reso pubblico dall’amore di tutta una città verso il suo figlio prediletto.
E chiudiamo con un sorriso ricordando l’esordio di Massimo Orlando, altro numero 10 che fece innamorare Firenze, avvenuto nel novembre 90’. Si giocava l’ottava di campionato e la Fiorentina di Lazaroni affrontava un Genoa fortissimo, semifinalista di Coppa Uefa, che schierava Aguilera e Skuravy in attacco e Osvaldo Bagnoli in panchina. Orlando, da pochi giorni arrivato in prestito dalla Juventus, fece il suo ingresso al 63’ e dopo soli 22 minuti sigla il 2-1 provvisorio con uno slalom d’altri tempi ed un sinistro radente che s’insacca inesorabile. Fiesole in delirio, ancora ferita dalla cessione di Baggio e il coro che si alzò, "Meglio di Baggio, Orlando meglio di Baggio", sembrò la naturale conseguenza di quella traumatica separazione. La partita finì 2-2 cosi come l’ultimo precedente al "Franchi" fra le due squadre, disputato nel 2003 in serie B, e firmato dalle reti di Riganò e Graffiedi. Stavolta niente regali, e per usare una frase cara a cronisti e tifosi, andiamo a vincere la prima delle restanti 11 finali sulla strada della gloria europea.