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Il Betis può attendere, Roma è un'altra tappa fondamentale. Il rinnovo di Comuzzo un bel segnale, a prescindere di cosa succederà in estate

Il Betis può attendere, Roma è un'altra tappa fondamentale. Il rinnovo di Comuzzo un bel segnale, a prescindere di cosa succederà in estateFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Tommaso Loreto

Siviglia non esiste, almeno non per ora. E’ questo l’imperativo con il quale la Fiorentina si presenta a Roma nel penultimo scontro diretto dell’anno (l’ultimo sarà al Franchi con il Bologna oltre ad altre due sfide in trasferta da non sbagliare contro Venezia e Udinese). La Conference insomma può attendere, tanto più in una domenica in cui la Fiorentina torna a giocarsi un’ampia fetta delle proprie speranze di centrare l’Europa attraverso il campionato.

Una formazione da inventare
Non bastasse il valore di una squadra reduce da 18 risultati utili consecutivi, ultimo quello in esterna a San Siro contro l’Inter, e quello di un tecnico navigato come Claudio Ranieri, Palladino deve fare i conti con più di una situazione complessa in termini di formazione. L’undici che scenderà in campo oggi nella Capitale risente inevitabilmente delle fatiche stagionali e degli infortuni, lo dimostrano le assenze (annunciate) dello squalificato Ranieri e degli infortunati Dodò e Cataldi. 

L’inserimento di Richardson, e i probabili rilanci di Folorunsho e Parisi
Per questo è lecito immaginare che al posto dell’ex Lazio uscito anzitempo a Siviglia possa toccare ad Adli, in una mediana in cui Fagioli potrebbe anche lasciar spazio a Richardson, visto che Mandragora in questo momento resta intoccabile. Sulla destra si ripropone il ballottaggio tra Folorunsho e Parisi per la sostituzione di Dodò, ma la sensazione è che la scelta possa riguardare l'ex Napoli. Un adattamento necessario, certo, ma che rende la partita dell’Olimpico di oggi ancora più complicata di quanto già non lo fosse.

Il rinnovo di Comuzzo un segnale positivo
Intanto è notizia di ieri il sensibile avvicinamento tra il club e il difensore Comuzzo per il rinnovo di contratto. Anche se in passato situazioni del genere non hanno impedito successive cessioni la mossa nei confronti del giovane centrale ha tutte le spiegazioni del caso, a prescindere da quel che avverrà in estate. Un altro modo per dare continuità a una rosa ancora in corsa su tutti i fronti, qualificazione alla Champions League (clamorosamente) inclusa, e per questo meritevole di ampie conferme (leggere alla voce De Gea e company)