"AMARCORD", Dieci modi per dire... Fiorentina - Juventus

Ci siamo, la Juventus torna a Firenze e si porta dietro quel codazzo di polemiche, classico storico delle sfide con i bianconeri. Quest'anno però i ruoli si sono invertiti, con la Fiorentina blasonata che incontra una Juventus matricola. Ai posteri.
07.10.2007 03:08 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi (stefanoborgi.myblog.it)

Dieci volte Fiorentina – Juventus. Devo ammettere la mia endemica indecisione nello scegliere il modo più idoneo per ricordare quella che (in parte) ancora oggi è “La partita che vale un campionato”. Alla fine ho scelto forse uno dei più banali, dei più impersonali, sicuramente uno dei più efficaci. Stilare una classifica cronologica e di merito delle migliori dieci “Fiorentina – Juventus” degli ultimi 35 anni, che è poi il range nel quale ama muoversi il vostro cronista. Qualcuno si riconoscerà, qualcun altro esclamerà… ”E’ vero, questa non me la ricordavo”, oppure…”Si, si, eccome se me la ricordo, io c’ero”, o ancora…”Per me ne manca una, quella del…”. Corro questo rischio di buon grado e sono pronto a ricevere benevoli (spero) rimbrotti, conscio di aver lasciato per strada qualcosa e qualcuno. Fiorentina – Juventus è una storia infinita e in barba al “provincialismo” del quale Firenze tenta ogni anno di svestirsi, resterà per sempre… “La madre di tutte le partite”. E allora…riavvolgiamo il nastro della memoria e partiamo.

11/5/1975 - Fiorentina – Juventus 4-1

(35’ Zoff aut. 39’ Antognoni, 61’ Rosi aut. 73’ Casarsa rig. 78’ Caso)

Concedetemi di dedicare l’apertura ad un ricordo infantile. Era una Juventus come sempre fortissima che schierava Altafini, Bettega, Causio… allenatore Carletto Parola. Arrivò all’allora Comunale alla penultima giornata, con mezzo scudetto in tasca (gli bastava un punto), che vinse poi la domenica successiva. All’andata fu uno 0-0 con “Saponetta" Mattolini che parò un rigore a “Flipper” Damiani e quell’anno lo score complessivo fu di tre punti su quattro tolti alla “Vecchia signora”. Era un pomeriggio piovoso, triste all'apparenza ma si sa, la pioggia porta con sè qualcosa di misterioso e al giovane tifoso che era in me si manifestò in tutta la sua grandezza Giancarlo Antognoni, autore di un gol e di una prova magnifica. Indimenticabile.

6/01/1980 - Fiorentina – Juventus 2-1

(19’ Sacchetti, 29’ Tendi, 39’ Bettega)

Poche parole per un confronto fra due squadre in un’annata, come si suol dire, “di transizione”. Non si può sottacere, però, la bellezza dei due gol viola, nello specifico il secondo, magnifico, (dopo quello altrettanto bello di Gigi Sacchetti), realizzato da Alessio Tendi, terzino sinistro dalla tecnica rudimentale ma dal grande cuore. Fu scritto e detto che Alessio tirò da Fiesole, e Dino Zoff, invano proteso in tuffo, non potè che applaudire.

4/04/1982 - Fiorentina – Juventus 0-0

E’ l’anno del…”Meglio secondi che ladri”. La Fiorentina aveva un match - point sulla racchetta ma lo sprecò. Doveva essere la partita più bella del campionato, fu probabilmente una delle più incolori. Tutto fu rimandato così all’ultima giornata e non serve aggiungere altro.

27/11/1983 - Fiorentina – Juventus 3-3

(2’ Bonini, 12’ Antognoni, 27’ Platini, 47’ e 56’ Bertoni, 76’ aut.

Contratto)

Personalmente si tratta della più bella partita della Fiorentina alla quale ho assistito. Sei gol (quattro da parte viola se si considera la sciagurata autorete di Contratto per il 3-3 definitivo), il gioco viola che definirei “di cachemire”, e un gol a volo d’angelo del “Capitano” che ancora riempie gli occhi di chi ebbe la fortuna di assistervi. Irripetibile.

6/04/1986 - Fiorentina – Juventus 2-0

(56’ Passarella, 90’ Berti)

Ancora una volta la Fiorentina provò a scucire lo scudetto dalle maglie bianconere, senza però riuscirvi. Juventus che arriva al Franchi da prima della classe, inseguita dalla Roma di Ericksson, e che se ne torna a Torino sconfitta ed impaurita. Uno stacco imperioso del "Caudillo" al secolo Daniel Alberto Passarella ed una fuga solitaria di Nicola Berti sotterrano la Juventus di Trapattoni, con i viola (allenati da Aldo Agroppi), che conquisteranno un’insperata qualificazione UEFA.

15/01/1989 - Fiorentina – Juventus 2-1

(33’ Rui Barros, 39’ Baggio su rig. 89’ Borgonovo)

Ancora un’anno di transizione, salvo ricordare una Fiorentina divertente e spensierata guidata dalla premiata coppia “B&B”, ovvero Baggio – Borgonovo. E proprio loro due regalano a Firenze una vittoria a suo modo storica, perché conquistata al 90’. Calcio d’angolo del “Codino” e zampata di “Borgo” dall’area piccola, sua abituale terra di conquista. Non c’è tempo per rimediare, e ancora una volta la Fiorentina “vince” il suo campionato.

16/05/1990 (finale Uefa) - Fiorentina – Juventus 0-0

No comment!


6/04/1991 - Fiorentina – Juventus 1-0

(41’ Fuser)

E’ la partita del gran rifiuto, ovvero quello di Roberto Baggio che lascia a De Agostini l’onere e l’onore di sbagliare il rigore decisivo. La Fiorentina vince per 1-0 (magnifica punizione di Fuser al 41’) e Baggio (con l'ormai famosa sciarpa viola al collo), si ricostruisce una parte di verginità agli occhi del pubblico di Firenze.

13/12/1998 - Fiorentina – Juventus 1-0

(58’ Batistuta)

E’ la vittoria dell’illusione. Chi, dopo quel trionfo firmato Batistuta, non ha pensato… ”Ecco, questo è l’anno buono” . Ci ha pensato poi il ginocchio del “Re Leone” e un giro di samba di Edmundo a smorzare la speranza. Rimane, tuttavia, una delle serate (si giocò in notturna in una cornice di pubblico maestosa), più intense della recente storia viola.

Fiorentina – Juventus 1-2, 4/12/2005

(8’ Trezeguet, 39’ Pazzini, 90’ Camoranesi)

La citiamo solo perchè è l’ultima disputata al "Franchi" in ordine di tempo (per chi lo avesse scordato l’anno scorso la Juventus era in serie B). E’ la fotografia storica dei confronti tra Fiorentina e Juventus. Viola spettacolari, spreconi, sfortunati (ah, quel maledetto ciuffo d’erba sul tiro di Toni…) e bianconeri alla fine vincenti, grazie ad un “regalo” della difesa gigliata. Quest’anno i ruoli sono invertiti, la Fiorentina è il blasone e la Juventus è la matricola. Come si suol dire… Ubi maior, minor cessat.