ZEMAN, Juventus da quinto posto

28.02.2008 08:03 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Esclusiva Firenzeviola.it-TMW

Mai banale, spesso scomodo, ma sempre sincero. Questo è Zdenek Zeman, e questi sono i motivi che ci hanno spinto a rivolgerci a lui. Il boemo, tuttavia, è anche altro: tanta esperienza, idee innovative e gioco spumeggiante sono le caratteristiche che ne hanno fatto, anche professionalmente, un personaggio che ha fatto epoca. Il Foggia di Zeman, la Lazio di Zeman, la Roma di Zeman, sono solo alcuni esempi di squadre che, nel bene e nel male, resteranno comunque impresse nelle menti degli appassionati di calcio. Numerosi sono poi i giocatori che tanto, in alcuni casi tutto, devono al tecnico di Praga: Beppe Signori, Nesta, Cafu, Vucinic, Bojinov, Jankulovski, solo per citare i nomi più illustri. Ecco la caratura del personaggio che si racconta oggi a Tuttomercatoweb, rivelandoci le sue opinioni ed impressioni su tutti gli argomenti di maggiore interesse ed attualità del calcio italiano.

Juventus, seconda battuta di arresto dopo Reggio?
Martedì penso di aver visto un derby equilibrato, non di grande livello. La Juventus in questo momento non sta facendo la differenza anche se è terza in classifica, ottimo piazzamento, anche perché il Milan non sta rendendo come doveva. Mi sarei aspettato una Juventus al quinto posto, vuol dire che stanno facendo meglio del previsto.

Il fallo di Nedved come lo valuta?
Preferisco non commentare. Il giocatore è abbastanza falloso, ma subisce anche più falli di tutto il campionato.

Un’opinione riguardo alla lettera della Juventus?
Lo valuto negativamente non dovevano scrivere, anche perché lo dovrebbero fare tutte le società. Gli errori arbitrali ci saranno sempre, vanno accettati. Specialmente quelli della Juventus dovrebbero accettarli. Per anni ed anni, altri dovevano fare le lettere ma non l’ha mai fatto nessuno.

La Juventus dovrebbe dare l’esempio?
Direi di si, si dice che calciopoli sia finita quindi gli errori vanno accettati come normali per degli esseri umani come gli arbitri. Questo almeno è quello che dimostrano i fatti, prima era diverso.

È cambiato qualcosa dopo calciopoli?
Io spero e credo che non ci siano più rapporti con situazioni gestite da fuori il campo. Credo che si stia facendo molto, ma c`è bisogno di tempo anche se noto la volontà di tutto l`ambiente. Non ho visto, ad ogni modo, grandi passi avanti. Cambiare il calcio con le stesse persone di sempre non è affatto semplice. Ci si è dovuti adattare al passato del calcio, e non è una bella cosa.

È uscito tutto ciò che doveva uscire dalle denunce?
Non credo che manchi qualcosa. Il problema è che dopo tutto questo il calcio ha perso di credibilità. Io penso che sia difficile che possano uscire altre cose, dopo calciopoli, passaporti falsi, doping, problema iscrizioni…

Lei ha pagato la sua denuncia, tornerebbe indietro?
Secondo quello che si è dimostrato direi di si. Le mie dichiarazioni mi hanno danneggiato, ma tornerei a ripeterle. Se ho detto qualcosa era per migliorare il calcio, che è il mio mondo.

Quanto le manca stare fuori?
Io sto dentro al calcio,seguo il calcio. Mi manca la panchina, credo sia normale dopo trent’anni, visto che sono sempre stato abituato ad essere in prima linea.

Il calcio si sta riscattando?
Io credo che abbia ancora dei problemi e bisogna cercare di risolverli. Occorre che tutti ci si metta di buona volontà per farlo.