VICINI A FV, Firenze sia orgogliosa dei "violazzurri"
Firenze e la Nazionale: un rapporto non sempre facile, ma che potrebbe cambiare ora che finalmente la Fiorentina pare adeguatamente rappresentata in azzurro grazie alle convocazioni di Gamberini, Montolivo e Gilardino. Firenzeviola.it ne ha parlato con Azeglio Vicini, undici anni alla guida del settore giovanile azzurro fino alla nomina a Commissario Tecnico della rappresentativa maggiore, che ha allenato per ben 5 anni.
Vicini, la Nazionale ha la sua "casa" a Firenze, eppure non c'è mai stato grande amore tra la città e i colori azzurri...
"Beh, penso che sia andata un po' a periodi; credo che la città di Firenze, ma anche i tifosi viola, pur essendo due cose diverse, siano orgogliosi di ospitare la nazionale in un centro tecnico che tutto il mondo ci invidia. Poi è normale che quando una tifoseria pensa di aver subito dei torti se la prenda con la Federazione, anche se magari quest'ultima non c'enta nulla; e penso che sarebbe lo stesso in tutte le città; se la nazionale si fosse allenata a Milanello quando il Milan è stato penalizzato non penso che avrebbe trovato una bella atmosfera. I miei rapporti con la tifoseria toscana sono sempre stati ottimi, se ci sono stati dei problemi ritengo che fossero il riflesso di determinate situazioni: ricordo che fummo contestati prima di Italia '90, ma non potevamo pensare di trovare un clima favorevole dopo la doppia finale UEFA con la Juventus e la cessione di Baggio ai bianconeri; sono ormai 40 anni che vado a Coverciano e onestamente sento parlare sempre bene della presenza della nazionale in città"
Quando era alla guida dell' Under 21 lei faceva molto affidamento sui giocatori viola...
"Ne ho avuti sempre, la Fiorentina ha sempre prodotto giovani interessanti. Ma in un certo senso ne ho avuti anche nella nazionale maggiore. Quando ancora non esisteva l'Under 21 ed io lavoravo già al progetto di una nazionale giovanile, fummo tra i primi a notare un ragazzo sconosciuto che giocava nell'Asti-Macobi e che la Fiorentina fu bravissima ad andare a prendere, Giancarlo Antognoni: con lui parliamo spesso, è molto legato alla nazionale ed ancora si rammarica per non aver potuto disputare la finale mondiale nell''82".
Tra l'altro lei ha fatto esordire in Nazionale uno degli idoli di Firenze, proprio quel Roberto Baggio di cui parlavamo...
"Si, ricordo che lo provai in delle amichevoli e poi lo feci giocare anche ai Mondiali. Ho sempre nella memoria la straordinaria rete che mise a segno contro la Cecoslovacchia"
Un rapporto non sempre facile quello col fuoriclasse veneto...
"Un allenatore deve decidere in rapporto a determinate situazioni. Baggio allora era ancora molto giovane e come poi si è visto nel prosieguo della sua carriera, molto soggetto agli infortuni"
Gamberini, Montolivo e Gilardino: finalmente la Nazionale si colora un po' di viola. Il giusto premio al lavoro di una società come la Fiorentina...
"Come ho già detto, per tradizione la Fiorentina ha sempre curato il settore giovanile, e i viola in nazionale non sono mai mancati. Io penso che i tifosi fiorentini non solo saranni felici di vedere i propri giocatori in azzurro, ma capiranno quanto sia importante avere nella propria squadra, invece che dei "mercenari", dei giocatori capaci di crescere al suo interno e rappresentarla anche a livello internazionale".