UN SECONDO POSTO CHE FA SOGNARE FIRENZE

04.11.2007 01:00 di  Marco Conterio   vedi letture

Brividi d'alta classifica. Già, perché a dispetto del cielo limpido d'inizio novembre, la Fiorentina è lassù, in vetta alla Serie A. -2 recita il termometro del campionato, due sole lunghezze dall'Inter capolista che ieri sera ha pareggiato con la Juventus. Un punto più della Roma, due in più degli acerrimi rivali bianconeri e sopratutto quattro dalla quinta in classifica, l'Udinese.



Piedi per terra e concretezza. Questi gli imperativi di una Firenze che sorride, nonostante l'alta classifica. Niente obiettivi "impossibili", anche se qualcuno che inizia a sognare c'è già. Guidati da un Prandelli sempre più diretto verso l'Olimpo degli allenatori, artefice del miracolo viola, capace di plasmare una squadra di buon livello in una corazzata imbattibile, i gigliati si trovano infatti in una posizione tanto sospirata quanto difficile da prevedere solo due mesi or sono.

Correva l'anno 1985 ed il piccolo Verona, sorprendeva tutti, raggiungendo uno storico Scudetto.
I tempi sono cambiati, già, ma spesso i taboo esistono proprio per essere sfatati. A Firenze si sogna un posto in Champions, ancora, obiettivo tanto desiderato quanto tangibile, vista la crisi del Milan ed il divario che intercorre tra le quattro fuggitive e lo stuolo di inseguitrici guidato dall'Udinese. Champions, già, ma... Qualcosa di più? Esce a fatica dai denti, a Firenze si preferisce mordersi la lingua pur di non pronunciare quelle due parole tanto belle quanto lontane nell'immaginario collettivo.

Concretezza, dicevamo, ma anche la consapevolezza di "essere in ballo", come ha ammesso Prandelli nel post gara di sabato. Già, ma in ballo per cosa? Memori di quel miracolo gialloblù del 1985, forse la risposta sembra scontata. A Firenze, però, nessuno vuole ammetterlo. Meglio pensare giorno per giorno, meglio pensare a mantenere questa fantastica imbattibilità, questo straordinario ruolino di marcia, meglio continuare a tessere le lodi dei propri campioni ed a spronare quelli che campioni saranno, piuttosto che parlare di quel tanto agognato Terzo Sc... Meglio mordersi la lingua.