ROSSI A FV, Mi dispiace, ma non ero felice
Al termine della conferenza stampa di presentazione presso lo stadio Ciutat di Valencia, Giuseppe Rossi - nuovo attaccante del Levante - ha rilasciato un'intervista a FirenzeViola.it e RadioBruno che hanno seguito quotidianamente i primi giorni di Pepito in Spagna.
Che emozioni provi dopo la giornata di oggi?
"È stata davvero una bella sorpresa l'accoglienza che mi è stata riservata oggi, sono contento di essere qui e non vedo l'ora di giocare. Sono qui per questo. La sfida di domani è una gara da tre punti: dobbiamo dare l'anima per questa gara, perché le partite in casa vanno vinte".
Hai avuto modo di parlare con l'allenatore?
"Non ho parlato della possibilità di giocare domani: mi ha spiegato cosa cerca nel gioco, come dobbiamo attaccare e come dobbiamo difendere".
Perché hai scelto il Levante e che gruppo hai trovato fin qui?
"Il Levante è la prima squadra che mi ha cercato: con forza. Conoscevo già Valencia così come il campionato spagnolo. Lo spogliatoio per adesso mi ha accolto molto bene, sono molto contento. Hanno tutti voglia di uscire da questo momento difficile".
Quanto ti è dispiaciuto lasciare la Fiorentina all'improvviso?
"Molto, moltissimo. La Fiorentina per me rappresenta tanto, ho comprato casa a Firenze, mi trovo bene con i fiorentini che mi hanno sempre. Come ho già detto, ho un conto in sospeso con la città. Adesso ho voglia di fare bene e poi vedremo il futuro con la Viola".
Conte ti ha mandato qualche messaggio?
"No non l'ho sentito: la Nazionale è qualcosa che mi devo meritare. Non vedo l'ora di dimostrare che sono in grado di giocare sia col Levante che con la Nazionale".
A Firenze si è parlato di qualche frizione con Sousa: è vero?
"No, il mister ha fatto delle decisioni pensando alla squadra ed è giusto che sia così. La squadra sta andando moto bene e bisogna dargli i meriti. È normale che quando uno non gioca, non sei felice e a me se togli il calcio togli molto: non ero felice e dovevo cambiare".
Cosa rispondi a chi a Firenze ti ha dato di "ingrato"?
"Mi dispiace che qualcuno la pensi così, ma io dovevo ritrovare il sorriso e la felicità che mi è mancata in questi mesi. Non potevo rimanere giocando pochi minuti come ho fatto in questi primi 5 mesi. Appena è arrivata questa opportunità l'ho presa".
Che percentuali dai sul tuo ritorno a Firenze a fine stagione?
"Ci torno per forza perché sono in prestito, e questa è una cosa positiva: adesso però devo pensare al Levante e a salvare questa squadra".