RONDINELLA, negli Inferi. Pazzagli: ricordi bellissimi
E' praticamente finita la storia della seconda squadra di calcio di Firenze. Quasi nell'anonimato, la società del Torrino è retrocessa ancora, questa volta in Promozione. Il doppio spareggio con il Barberino l'ha condannata ad un campionato non degno del suo blasone. Con i problemi economici non risolti l'unica speranza è di non vederla ripartire dalla Terza Categoria, sarebbe un dolore per tutto San Frediano e anche per la stessa città di Firenze. Insomma, un pezzo di storia se ne è andato, e con lui sta per sparire anche la società dove hanno militato i vari Marco Marchi, Pazzagli, M. Rossi, Landucci, Tavano e tanti altri...Chi non vuole rassegnarsi, e anzi rassicura i tanti sostenitori, e il vice-presidente Albano Quartetti: "Il cuore è spesso più importante dell'aspetto economico. Vogliamo andare avanti e speriamo in un ripescaggio. Se non dovesse arrivare faremo un campionato di Promozione da protagonisti. Dopo Barberino ci siamo leccati subito le ferite. Non posso pensare che questa società possa ripartire da una categoria più bassa della stessa Promozione, almeno non voglio".
"Nel 83/84 -ricorda Andrea Pazzagli- sono stato chiamato da Pino Vitale in C1 con i biancorossi. Forse è stato l'anno più bello della mia carriera. Eravamo fortissimi. Potevamo andare in Serie B, ma forse non c'era nemmeno la volontà della società con la Fiorentina in serie A. Mi divertivo, era un bel calcio. In quegli anni sarei caduto nel baratro, con la Rondinella sono risolto. Ora sono solo dispiaciuto. Speriamo possa fare il volo di una splendida fenice".
La domanda tuttavia sorge spontanea quanto retorica: "Non si poteva fare qualcosa prima?"
Ecco la gloriosa storia di quella che era più di una società di calcio:La Rondinella Calcio Srl (o, più comunemente, Rondinella) è una società calcistica di Firenze, nata nel 1946 e conosciuta negli anni Ottanta come Rondinella Marzocco, nome con il quale disputò per cinque stagioni il campionato di Serie C-1, accreditandosi di fatto come la seconda squadra del capoluogo toscano dopo la Fiorentina. La società nacque nel luglio del 1946 in un bar del rione fiorentino di San Frediano per iniziativa di un nucleo di sportivi che volevano creare un’alternativa cittadina all’allora egemone Fiorentina. Il nome fu adottato grazie a una serie fortuita di combinazioni: in effetti, al momento di battezzare la neonata società sportiva, qualcuno tra i soci fondatori notò, incollate alle pareti del bar, alcune rondini di carta, verosimilmente residuo del periodo pasquale o di qualche festa di carnevale. Fu così che si decise di dare alla squadra il nome di Rondinella. Per la cronaca, il suo primo presidente fu Luigi Mochi. Fino al 1963 la squadra si chiamò semplicemente Rondi nella: iscritta fin dalla nascita alla Seconda Categoria, ai tempi il gradino più basso delle serie dilettantistiche italiane non esistendo ancora la Terza Categoria, la squadra trovò modi molto fantasiosi per autofinanziarsi: uno di questi fu l’allestimento di spettacoli canori e musicali con le celebrità dell’epoca (tra i vari cantanti, il fiorentino Odoardo Spadaro e il romano Claudio Villa si esibirono gratis per la squadra). Nel 1953 arrivò un luogo per la sede sociale, il Torrino di Santa Rosa in riva all’Arno, ma ancora non un campo stabile, sebbene nel frattempo la squadra avesse guadagnato il diritto a disputare il campionato di Promozione. Arrivò nel 1957 anche la promozione in Serie D, all’epoca semi-professionista, e con essa gli incontri con squadre toscane ben più note, come ad esempio l’Empoli, il Pisa o la Pistoiese. Dopo una retrocessione e una serie di disavventure societarie, nel 1963 la società si fuse con la squadra giovanile del Marzocco, assumendo quindi il nome di Rondinella Marzocco Firenze, o R.M. Firenze. Iniziò così un periodo relativamente florido per la nuova società: nel 1965 e 1966 arrivarono le vittorie nel Campionato Nazionale Juniores (l’equivalente dilettantistico del Campionato Primavera) e dalla squadra uscirono in quel periodo alcuni giocatori che avrebbero avuto un buon successo tra i professionisti, il più famoso dei quali fu certamente Guido Magherini, acquistato dal Milan e vincitore anche di una Coppa delle Coppe con la squadra rossonera. Fino alla metà degli anni settanta la squadra altalenò tra la serie D e il campionato d’Eccellenza, finché non conobbe un’altra stagione florida con Renzo Melani, allenatore che segnò un decennio di progressi: fallita la promozione in Serie C-2 nel 1978 (causa spareggio perso al lancio della monetina contro il Viareggio), la squadra centrò l’obbiettivo un anno più tardi e alla fine della stagione 1979/80 arrivò prima e si guadagnò la promozione in Serie C-1, ma fu penalizzata di sei punti in quanto coinvolta nel primo scandalo del calcio-scommesse (1980). La promozione arrivò comunque nel 1981. Già dal 1979, inoltre, la Rondinella aveva trovato un campo stabile, lo stadio comunale “Due Strade”, dove gioca tuttora. Gli anni dal 1981 al 1986 furono quelli più ricchi di soddisfazioni per la squadra, i cui tifosi per un certo periodo accarezzarono persino il sogno di essere promossi in Serie B. Nell’occasione quel Guido Magherini che vent’anni prima aveva giocato per la Rondinella, nel 1984 ne divenne dirigente. Nel 1986 la squadra retrocesse di nuovo in Serie C-2 e Magherini fu squalificato nel corso del secondo scandalo calcio-scommesse (1986) dopo che, da giocatore, era stato squalificato nel primo di sei anni addietro. Dal 1987 al 1997 la squadra disputò la Serie C-2 e quell’anno sopraggiunse la fusione con l’Associazione Sportiva Impruneta Tavarnuzze, a seguito della quale la nuova società si chiamò Rondinella Impruneta. Nel 1998 la Rondinella Impruneta guadagnò la promozione in Serie C-2.