ROMBAI (ITALIA NOSTRA) A FV, Ricorso: ecco perché
Sta facendo non poco rumore la notizia annunciata dal primo cittadino di Bagno a Ripoli: l'associazione di tutela paesaggistica Italia Nostra ha presentato un ricorso al Presidente della Repubblica, ultima istanza disponibile per appellarsi in merito alla realizzazione del Viola Park. Per comprendere meglio ragioni e motivazioni dietro al gesto, abbiamo contattato in esclusiva il presidente regionale dell'associazione, Leonardo Rombai.
Perché avete presentato questo ricorso?
"C'è un contrasto con la legge urbanistica regionale, sono tre atti di cui l'ultimo quello del 26 ottobre per l'approvazione. Siamo di fronte a una lottizzazione e speculazione privata, visto che riguarda 22-23 ettari di terreno agricolo fuori dal centro abitato, e che si prevede una cementificazione per oltre 2 ettari, oltre alla costruzione di campi da calcio con relative tribune e strade asfaltate, oltre che parcheggi. Non si persegue alcune motivazione di interesse pubblico, e già con altri enti, tra cui Legambiente, avevamo posto nel tempo delle osservazioni".
A chi dice del precedente stato d'abbandono, come risponde?
"Lo sanno anche i bambini dell'asilo che per una bella speculazione l'abbandono è la via migliore. Perché Casini non trova la forza di espropriare quei terreni e riassegnarli, ad un agricoltore? Noi vogliamo questo come utilizzo dell'area, un uso agricolo visto che c'è anche un'abitazione storica. Servirebbe a migliorare l'offerta agro-turistica, e lo dico da tifoso viola".
Ma non era un progetto green il Viola Park?
"Sono anni che denunciamo la graduale espropriazione e il decentramento di diritti e doveri. La Soprintendenza si è trovata schiacciata, la nostra però è un'associazione volontaria e laica, apartitica, e segue un ideale fin dal 1955. L'articolo 9 della Costituzione è fondamentale, e vogliamo ribadire che paesaggio, ambiente e patrimonio sono beni primari, anche rispetto all'economia. Mi sono sempre sentito un francescano in questo senso. Siamo per una visione dinamica e progressiva, ma da parte delle istituzioni c'è chiusura verso cittadini ed associazionismo. Non ci hanno mai sentiti per il Viola Park, se non a giochi fatti per informarci di quanto bello fosse quel progetto".