PRANDELLI, Gli auguri a modo nostro per i suoi 50 anni
Cesare Prandelli compie 50 anni e a lui vanno gli auguri di Firenzeviola.it.
Il tecnico viola nasce ad Orzinuovi, nel bresciano, il 19 agosto 1957 ed è del segno zodiacale del leone. Un condottiero nato, un vincente dai modi raffinati ma decisi, in una parola… l’allenatore che riporterà lo scudetto a Firenze. Questa la speranza mista a convinzione di tutti i fiorentini che considerano ormai il “mago di Orz” uno di loro.
Recita Wikipedia…“Prandelli è un allenatore di calcio ed un ex-calciatore italiano”. Sulla seconda specifica niente da eccepire; il mister disputa il suo ultimo campionato da calciatore professionista con l’Atalanta nel 1990, chiudendo una carriera ricca di vittorie (tutte conquistate con la Juventus) scandita da 205 presenze e due reti in serie A. E’ quindi a tutti gli effetti un ex-calciatore da ben 17 stagioni, durante le quali ha sviluppato una carriera che riteniamo essere il vestito migliore da lui indossato in questo mezzo secolo di vita. Discreto mediano da calciatore, spesso però costretto al ruolo di riserva nella Juve di Platini, come tecnico fece vedere ben presto di che pasta era fatto. Ingaggiato dalla stessa Atalanta per guidarne la primavera, vince il “Viareggio” nel 1993, ed esordisce in serie A come allenatore, a Lecce nel campionato 1997-98. Da lì un crescendo rossiniano con stagioni eccellenti a Verona, Venezia, Parma prima di approdare alla Fiorentina nel 2005.
Dicevamo di Wikipedia e della prima qualifica assegnata al personaggio Prandelli: “allenatore di calcio”. Ci permettiamo di aggiungere “maestro” di calcio e potremmo spingerci anche a definirlo “maestro di vita”, ma ci fermiamo prima. Nessun dubbio invece sulla prima definizione, e come noi (citiamo in ordine sparso) Adriano, Gilardino, Mutu, Frey, Morfeo… tutta gente che ha attinto a piene mani nella capacità di lavorare sul campo del “Mago di Orz”. Questo, infatti, è il grande ‘valore aggiunto' di Prandelli: la meticolosità che si estrinseca attraverso ore ed ore passate sul rettangolo verde ad “insegnare” schemi e tattiche di gioco senza mai abbandonare la cura dei rapporti umani, quella che ci aveva spinto poche righe fa a definirlo “maestro di vita”. E per molti dei calciatori citati, Prandelli è stata una vera e propria guida anche fuori del campo. La sublimazione dell’umanità di Cesare si manifestò poi nell’estate 2004, allorché si dimise dall’incarico di allenatore della Roma, rinunciando ad un ingaggio milionario in nome dell’assistenza che “doveva” alla moglie in precarie condizioni di salute. Un comportamento apparentemente normale ma eccezionale se praticato in un mondo (quello del calcio) che di normale ha ben poco.
Prandelli sta per iniziare la sua terza stagione come allenatore (perdon, maestro) della Fiorentina ed è per tutti i tifosi viola la garanzia assoluta del progetto Della Valle. E’ lo specchio sul quale arrampicarsi quando c’è una difficoltà ed è il paracadute riparatore di fronte a dubbi o incertezze. “Tanto c’è Prandelli”, questo il ritornello a Firenze per un uomo al quale è stata intitolata (ufficiosamente) una via nei pressi dello stadio e il cui rinnovo contrattuale con la Fiorentina fino al 2011, è stato salutato con l’esultanza solitamente riservata al migliore dei fuoriclasse. E allora diamo a Cesare quel che è di Cesare: fiducia illimitata e la giusta autorità per condurre la Fiorentina alla conquista del terzo scudetto.
AUGURI MISTER!