Paolo Carbone - I calci di rigore: meditate gente, meditate!

10.01.2007 13:45 di  Leonardo Menicucci   vedi letture
Fonte: TMWnews.it
Continua la Rubrica "Carbone Ardente" in esclusiva per TMW. Il famoso giornalista di "Tutto il calcio minuto per minuto" oggi ci parla di un argomento molto interessante: "Il calcio di rigore! Senza timore di smentite, si tratta del più colossale, generalizzato e durevole fenomeno di suggestione collettiva a livello mondiale. E' noto infatti che, da sempre, tutti lo vogliono battere e nessuno lo vuole subire. E sapete perchè? Perchè ovunque regna un'inamovibile, granitica identità e cioè rigore uguale goal! Nulla di più errato e di più falso. In proposito i discorsi da fare sarebbero tanti e non abbiamo nè tempo nè spazio per trattarli tutti. Abbiamo, però, dei dati complessivi che, se non altro, aiutano ad inquadrare la situazione nel suo insieme. Vediamo alla svelta di che si tratta. Ricordiamo intanto che la Serie A a "girone unico", ossia un solo campionato com'è oggi, è cominciata nella stagione 1929-30. Da allora, compreso il primo torneo del dopoguerra (1945-46), si sono disputati 75 campionati. Quello in corso è il 76°, per un totale di 21.823 partite (c'è da recuperare Catania-Empoli) la cui situazione rigori è: rigori concessi: 6.074 rigori segnati: 4.376 (72,04%) rigori non segnati: 1.698 (27,96%) I rigori "non segnati", quindi, dopo ben 75 campionati e mezzo, sono assai vicini al 30% e ce n'è d'avanzo, considerato l'arco di tempo, per definirlo un dato senz'altro qualificato. Possiamo, anzi, precisare che a tutto giugno 2006 la percetuale globale d'errore era del 28% tondo, scesa poi di 0,04% nelle prime 18 giornatre dell'attuale campionato. Questi dati ci dicono che siamo vicinissimi alla verità se diciamo - e facciamo notare - che si sbagliano 3 rigori su 10 o, se preferite, 1 su 3. L'ordine di grandezza è quello, ben lontano, come si vede, da quella che è la convinzione generale (rigore uguale goal). A margine aggiungiamo che nell'ultimo decennio l'abilità dei rigoristi è salita di parecchie spanne, senza di che la percentuale complessiva d'errore sarebbe stata ben peggiore. A proposito di rigori sbagliati, abbaimo fatto i conti in tasca alle squadre di Serie A che, dal 1929 ad oggi, hanno giocato più delle altre nella massima divisione. Le elenchiamo per ordine di percentuale d'errore. Roma Battuti 362 Non segnati 142 Perc.errore 39,23% Torino Battuti 323 Non segnati 96 Perc.errore 29,72% Fiorentina Battuti 315 Non segnati 91 Perc.errore 28,89 % Sampdoria Battuti 249 Non segnati 66 Perc.errore 26,51% Juventus Battuti 457 Non segnati 121 Perc.errore 26,48% Atalanta Battuti 197 Non segnati 52 Perc.errore 26,40% Inter Battuti 421 Non segnati 105 Perc.errore 24,94% Milan Battuti 395 Non segnati 98 Perc.errore 24,81% Lazio Battuti 315 Non segnati 75 Perc.errore 23,81% Negli ultimi tempi la Roma ha migliorato la percentuale d'errore grazie a Totti (che comunque nell'attuale campionato ne ha sbagliati 3). Per lungo tempo è stata oltre il 41%. Sorprendente notare che la Roma ha sempre sbagliato moltissimo in tutti i decenni del secolo scorso, in modo costante, uniforme, inesorabile. Come mai? Mistero! Tanto più che sulla sponda opposta del Tevere, la Lazio è la squadra che, da 75 tornei e mezzo, sbaglia meno di tutti. E questo esclude il... ponentino! Vale la pena di notare che Roma e Lazio sono le squadre che, negli ultimi sei campionati e mezzo (negli anni 2000) hanno battuto il maggior numero di rigori. Per la precisione 50 la Roma e 45 la Lazio. Dati coincidenti. Juventus, Inter e Milan (con Sampdoria e Atalanta) ruotano tutte intorno al 25% d'errori, cioè un rigore sbagliato ogni 4. Diverse squadre, quindi, sbagliano, ciascuna per conto proprio, alla stessa maniera e nella stessa misura. Fin qui siamo sulle generali, cioè alla pura e semplice dimostrazione che i rigori si sbagliano molto più di quanto si crede comunemente. Ma non è questo il punto. Il punto è che bisognerebbe cercare di stabilire quanto "contano" i rigori, quanto incidono e quanto "pesano" nell'arco di un campionato. Per arrivare a questo risultato esiste una sola indagine possibile, concreta, basata su dati di fatto indiscutibili: conteggiare i rigori decisivi, cioè i rigori che, segnati o sbagliati, hanno determinato l'esito di una gara e la relativa distribuzione di punti in classifica. In altri termini, un rigore che trasforma un 5-0 in un 5-1 oppure un 3-0 in un 4-0 non ha alcun peso ed equivale ad acqua su vetro. Diverso il discorso per un rigore con cui uno 0-0 diventa 1-0, o che, se sbagliato o parato, lascia inalterato lo 0-0 stesso. In questo senso, siamo in grado di fornire dei dati complessivi che in ogni caso forniscono una discreta materia di riflessione. Andiamo a dire velocemente. Dei 6.074 rigori concessi in tutto, dal 1929 al 23 dicembre 2006, quelli decisivi sono stati complessivamente 2.700 (1.982 segnati e 718 non segnati). I rigori decisivi, quindi, rappresentano il 44,45 % del totale, ossia meno della metà. Giudicate voi se questi numeri hanno un qualche significato. Va da sè che il rigore decisivo incide direttamente sulla classifica poichè determina uno spostamento di punti, Quindi, conteggiando per ciascuna squadra i punti guadagnati e persi con i rigori decisivi battuti e subiti, segnati e sbagliati, si può ottenere una vera e propria classifica parallela, ossia la classifica quale sarebbe senza i rigori decisivi. Un esempio pratico illustrerà per bene quello che abbiamo appena scritto. Chievo 10 punti. Ascoli 6 punti. Scontro diretto. Vince l'Ascoli per 1-0 con un rigore. In classifica abbiamo Chievo a 10 e Ascoli a 9. Senza quel rigore, la classifica teorica sarebbe Chievo 11 e Ascoli 7. Ci siamo presi la briga di mettere a confronto le due classifiche dell'attuale campionato dopo le 18 giornate fin qui disputate, ossia la classifica vera e reale e quella senza i rigori decisivi. Questo il risultato. Sul campo Inter 48 senza rig. decisivi Inter 50 Sul campo Roma 41 senza rig. decisivi Roma 40 Sul campo Palermo 35 Senza rig. decisivi: Palermo 31 Sul campo Catania 26 senza rig. decisivi Catania 25 Sul campo Sampdoria 23 senza rig decisivi Sampdoria 27 Sul campo Atalanta 21 senza rig. deccisivi Atalanta 25 Sul campo Milan 20 senza rig. decisivi Milan p 26 Tenuto conto che siamo a metà torneo e che quindi qualche squilibrio è inevitabile, diciamo che non si evidenziano sconquassi rumorosi. Sampdoria, Milan e Atalanta ci hanno fin qui rimesso qualcosa (senza i rigori avrebbero una classifica migliore), mentre, sempre senza i rigori, l'Empoli sarebbe un po' più giù. Significativo, inoltre, che per diverse squadre la differenza di punti in classifica sia minima e che le ultime quattro, rigori o no, siano le stesse. Fermo restando che vedremo cosa accadrà nei restanti 20 turni (non vi aspettate sfracelli), chiediamo: vale la pena scatenare un regolamentare putiferio ad ogni rigore che viene concesso?"