PALOSCIA A FV, ANTOGNONI E PIOLI LE MIE BATTAGLIE VINTE. STAMATTINA IL CAPITANO....
Novantanni e non sentirli, con lo spirito di un ragazzino e soprattutto di un giornalista che ha scritto la storia della Fiorentina. Per questo l’Assostampa questa mattina ha voluto premiare Raffaello Paloscia, che ha avuto una gradita sorpresa, la presenza di Giancarlo Antognoni. “Mi ha fatto tanto piacere- racconta Paloscia a Firenzeviola.it – perché Antognoni è stata una mia battaglia vinta. Io e Italo Cucci infatti eravamo tra i pochi a volere Giancarlo Antognoni in Nazionale e a spingere perché fosse convocato. E le sue 72 presenze stanno a significare che avevamo ragione. Tra l’altro le presenze potevamo essere un centinaio se non avesse avuto tanti infortuni tra cui quello nell’82 che gli impedì di giocare la finale dei Mondiali. Lui è venuto all’assemblea questa mattina e mi ha ringraziato e mi ha fatto tanto piacere, è stata una lieta sorpresa”.
Quali sono le principali soddisfazioni della tua lunga carriera? “Sicuramente raccontare il primo scudetto della Fiorentina, come neo assunto alla Nazione perché arrivando dall’anonimato la squadra si mantenne imbattuta fino all’ultima giornata quando purtroppo fu battuta a Genova. Un vero peccato perché sarebbe stata la prima squadra in Italia a riuscirci, lo fece il Milan tanti anni dopo. E ricordo che quando scesi negli spogliatoi per le interviste vidi Julinho e gli altri giocatori piangere per quel record mancato. Un’altra soddisfazione è stata raccontare da inviato in Spagna la vittoria dell’Italia ai Mondiali dell’82”.
Peccato che per quei Mondiali fu sacrificata la Fiorentina… “Sì, quella del campionato perso dai viola è stata la più grande delusione. Fu colpa della Federazione che non voleva lo spareggio tra Juventus e Fiorentina, perché non c’erano i tempi tecnici, altrimenti saltava tutto il programma per i Mondiali stilato da Bearzot, così tra le due squadre fu sacrificata la Fiorentina. Altre delusioni sono state il fallimneto e più recentemente l’uscita di scena della Fiorentina dalla Champions per colpa di Ovrebo che favorì il Bayern. Per me quella Fiorentina sarebbe potuta arrivare in fondo”.
E su Stefano Pioli ha qualche aneddoto da giocatore? “Quando presentavo la trasmissione “Calcio Parlato” a Rete 37, Pioli veniva spesso ospite e in una trasmissione di fine campionato mi annunciò che sarebbe andato via. Ascoltando il suo modo di parlare in italiano perfetto gli pronosticai un futuro da opinionista ma lui mi disse “io farò l’allenatore in futuro” e così è stato. E lo fa anche bene”.
Le piace dunque questa Fiorentina? “Mi piace molto e credo che per il 90 per cento il merito sia proprio di Stefano Pioli. Dal 4 marzo dello scorso anno ha gestito al meglio il gruppo e la situazione e quest’anno sta proseguendo nel suo buon lavoro. Per me è una soddisfazione perché, all’inizio dello scorso campionato, in tv mandavano messaggi per attaccarmi perché difendevo l’operato di Pioli. Ed anche su Simeone, che ho sempre difeso, all’inizio della stagione ricevevo messaggi contro. Poi si sono ricreduti tutti dopo i 14 gol fatti dal Cholito”.
Un pronostico su Lazio-Fiorentina? “Ho fiducia nella Fiorentina e penso possa fare bene a patto che non ci si lasci sopraffare dall’entusiasmo visto che i viola arrivano da una vittoria e gli avversari da due sconfitte. Certo la Lazio vista ieri, neanche in seconda categoria si vede, ma di fronte al proprio pubblico vorrà subito riscattarsi”.