MARCOLINI A FV: "ITALIANO HA UNA MENTALITÀ OFFENSIVA. SARÀ CARICO A MOLLA"
"Credo che Vincenzo abbia dimostrato di essere molto preparato, ha vinto spesso dove ha allenato, ed ha fatto un campionato di Serie A straordinario". A dirlo, in esclusiva, a FirenzeViola.it è l'allenatore dell'AlbinoLeffe, Michele Marcolini, ex compagno dell'attuale tecnico della Fiorentina al ChievoVerona, al Padova, ma anche suo mister al Lumezzane.
Crede che i viola abbiano fatto la scelta giusta puntando su Italiano?
"Ha salvato una squadra additata come sicura retrocessa, ma non solo. Ha espresso un gioco brillante, segno che ha delle idee chiare e dunque penso che la Fiorentina abbia sicuramente scelto un allenatore bravo, che riesce a dare una mentalità offensiva alle sue squadre".
Continuerà a proporre un calcio offensivo, con una linea difensiva molto alta o si adatterà ai calciatori a disposizione?
"Italiano, oltre a essere un bravissimo allenatore, è una persona intelligente e saprà trovare le chiavi giuste per il tipo di giocatori che avrà in rosa. Il discorso, nello specifico, vale anche per i difensori... Sarò ripetitivo, ma è davvero preparato ed userà le tattiche più adatte al tipo di squadra a sua disposizione".
Pulgar e Amrabat non hanno fatto benissimo davanti alla difesa. Quanto è importante avere un regista vero e proprio per uno come lui?
"Per chi vuole sviluppare gioco, un regista con le idee chiare e i piedi buoni è sicuramente opportuno averlo. Valuterà e guarderà di trovare qualcosa più adatto alle sue caratteristiche e poi, in base a come verrà costruita la squadra, farà delle scelte. Pulgar e Amrabat sono giocatori forti, ma sta a lui decidere la posizione più consona e vantaggiosa per il gruppo".
Il salto di qualità per Italiano è arrivato al momento giusto?
"Prima o poi il salto bisogna farlo... Vincenzo se la è meritata questa chiamata con grandissime prestazioni e risultati, non è arrivata per caso. Ha disputato annate davvero notevoli".
Firenze è una piazza molto esigente. Potrà essere un problema in più?
"Non credo. Conoscendolo sarà carico a molla, vorrà iniziare e mettersi in mostra una volta di più. Sa che ogni anno deve dimostrare, penserà solo a far rendere bene la propria squadra. Firenze non è una piazza facile, ma lui sarà concentrato solo sul permettere ai viola di fare il salto di qualità e non a ciò che lo circonda. Non sono paragonabili con Firenze, ma anche Trapani e La Spezia sono piazze calde...".
L'ha sorpresa il modo con cui si è separato dallo Spezia?
"Sicuramente con lo Spezia ha fatto qualcosa di straordinario e anche all'interno si saranno creati rapporti solidi. A livello professionale la chiamata della Fiorentina era difficile da rifiutare. Sarà rimasto legatissimo alla piazza di La Spezia e i tifosi saranno molto dispiaciuti per il suo addio, ma d'altronde Firenze è una grande piazza e per lui può essere una grande vetrina".