LAKTI A FV: "VIOLA, GRAZIE DI TUTTO MA NON HO RIMPIANTI. ORA A LECCO PER STUPIRE"

11.07.2021 11:00 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
LAKTI A FV: "VIOLA, GRAZIE DI TUTTO MA NON HO RIMPIANTI. ORA A LECCO PER STUPIRE"

“Per adesso mi godo ancora qualche giorno di vacanza a Firenze, poi dal 19 sarò pronto per iniziare il ritiro: non vedo l’ora”. Non sta più nella pelle Erald Lakti, nuovo colpo per la stagione 2021/22 del Lecco, società con la quale giovedì ha firmato un biennale. Un innesto di qualità per la squadra di mister Mauro Zironelli (con un passato da giocatore anche in maglia viola) che promette molto bene dopo un’annata molto positiva con il Renate dove l’albanese classe 2000 ha sfiorato la promozione in Serie B. Dall’altra parte però c’è l’addio a titolo definitivo con la Fiorentina, un aspetto che Lakti deve ancora realizzare, come ha raccontato in esclusiva a Firenzeviola.it.

Dopo dodici anni le strade con la Viola si separano…
“Non posso nascondere la mia felicità per questa nuova avventura al Lecco: io sono un tipo sempre ottimista e positivo e non vedo l’ora di iniziare. Certo, dispiace lasciare Firenze a titolo definitivo dopo tanti anni ma non ho alcun rimpianto. Ho dato tutto sia nel settore giovanile che in tutte le squadre in cui sono stato e il mio obiettivo è dare il 100% anche qui. So che adesso, senza più la Fiorentina alle spalle, dipende ancor più da me il mio futuro”.

Trova però una piazza calda e ambiziosa, che conosce bene.
“Sì, ho giocato due volte contro il Lecco quando ero al Renate: è un club che punta in alto, dopo aver giocato i playoff l’anno scorso. Ho parlato con il patron Di Nunno (nella foto con Lakti, ndr) e mi ha detto che qui la tifoseria è molto calda, proprio come piace a me. Anzi, mi ha caricato davvero tanto…”

E come?
“Il presidente mi ha raccontato che se continuerò a giocare come ho fatto in questi anni, dando tutto per la maglia e uscendo stremato, potrò diventare uno degli idoli della mia nuova tifoseria: per le caratteristiche che ho, questa è una piazza che potrebbe esaltarmi”.

Con mister Zironelli c’ha parlato?
“Sì, anche se ancora non l’ho conosciuto di persona: ci vedremo in ritiro tra circa una settimana e mi spiegherà come vorrà che io giochi. So che lui predilige una mediana a due o tre e io dovrò essere bravo ad adattarmi a seconda delle sue esigenze”.

L’anno scorso al Renate ha messo insieme 30 presenze: qual è il suo obiettivo per la nuova stagione?
“Il primo è quello di fare bene quando sarò chiamato in causa. Poi ovviamente, visto che con la Fiorentina avevo spesso il vizio del gol, spero di trovare presto la mia prime rete tra i professionisti. Penso di meritarmela dopo due anni…”

Se la sente di fare un bilancio dei suoi dodici anni a Firenze?
“Non ho rimpianti, come ho già detto: se le strade si sono separate va bene così. Alla Fiorentina sono cresciuto tanto, come uomo e come giocatore. Sono arrivato in viola nel 2009 e giocavo nei Pulcini, per cui pensi quanta strada ho fatto. Voglio ringraziare tutti i mister e tutti i direttori che ho avuto: scegliere una persona in particolare a cui dire grazie non sarebbe generoso, ho coltivato ottimi rapporti con tutti. Un grazie particolare in vista dell’inizio di questa nuova avventura a Lecco va anche alla mia famiglia e al mio agente”.

Qual è stato il momento più bello della sua lunga parentesi in viola?
“Anche se la partita non fu bellissima, dico la mia prima panchina in Serie A: era l’ultima giornata della stagione 2018/19, la Fiorentina affrontava il Genoa e doveva salvarsi. Per fortuna tutto andò bene ma ricordo ancora le emozioni che provai. Per non parlare della successiva tournée negli Stati Uniti con Montella e la nuova proprietà: anche quelle sono state giornate incredibili”.

Le va di fare un in bocca al lupo particolare al suo amico Vlahovic?
“Ha già dimostrato tutto il suo potenziale lo scorso anno: è un giovane con la mentalità da grande, non ho altre parole per descriverlo. Sono certo che la prossima stagione sarà quella della sua consacrazione in viola: l’importante è che mantenga la stessa voglia, la stessa fame e la stessa mentalità che ha avuto fino ad oggi. Ma non ho dubbi che lo farà”.