FERRERO A FV, IO ANGELO DEL FANGO. DOMENICA 11 LEONI
Sarà un week-end particolarmente importante quello che inizierà nella giornata di domani in casa Sampdoria: la squadra blucerchiata infatti, prima di affrontare la Fiorentina domenica pomeriggio al Franchi, domani farà visita in Vaticano a Papa Francesco per ricevere la benedizione dal Pontefice, un evento al quale il club ligure stava lavorando da tempo e che sta particolarmente a cuore anche al presidente della Samp Massimo Ferrero, che è intervenuto in esclusiva a Firenzeviola.it a meno di 48 dal match contro la Fiorentina:
Presidente Ferrero, il suo week-end precampionato si aprirà domani con la visita a Papa Francesco a Roma: è emozionato?
“Ho voluto fortemente che il Santo Padre ci desse una benedizione importante, voglio trasmettere alla maglia più bella del mondo un senso di appartenenza e per questo motivo abbiamo avuto l’opportunità e la fortuna di poter portare la Samp da Papa Francesco. Già dovevamo andare qualche settimana fa in occasione del match con la Roma ma poi per problemi di orario non siamo riusciti ad incontrare il Pontefice. Domani alle 15:00 saremo dal Papa e poi ci sposteremo a Firenze”.
Quindi con la benedizione del Papa avrete anche un alleato in più domenica contro la Fiorentina…
“Sua Santità non è mai un alleato nostro, ma è un alleato per il mondo, per la positività e per il benessere umano”.
Pensa che quest’anno la partita tra Fiorentina e Samp abbia un valore diverso rispetto allo scorso anno? L’Europa è ad un passo…
“Noi abbiamo una squadra di giovani vogliosi, che hanno voglia di dimostrare tanto. Abbiamo un allenatore che sta dando un’identità importante a questa squadra per cui veniamo a Firenze per giocarci la partita. Non abbiamo paura di nessuno: andremo in campo mettendo il massimo in testa, gambe e cuore, che ci sia davanti la Fiorentina o qualsiasi altra squadra. I miei giocatori sono 11 leoni, così come immagino anche i viola saranno 11 leoni: vediamo chi sarà la leonessa che deciderà la partita”.
Sarà anche la prima volta di Pradè a Firenze da ex…
“Sono certo che Daniele tornerà a Firenze con grande orgoglio: Pradè è una persona per bene, un professionista serio. Il suo trascorso parla chiaro: tante altre squadre la volevano però io lo conoscevo da tempo e sono stato bravo a portarlo alla Samp. Abbiamo un percorso molto importante di crescita da portare avanti in tutti i settori con lui”.
Peraltro Giampaolo ha sempre messo in difficoltà Sousa lo scorso anno, con un pari sofferto ed una vittoria: la rende felice questa statistica?
“Io non credo alle statistiche: credo nella voglia di giocare. Se la statistica è questa, mi auguro che prosegua a lungo. Ce la metteremo tutta per uscire a testa alta dal Franchi”.
Oggi a Firenze si celebrano i 50 anni dall’alluvione. Lei che da sempre è un amante del capoluogo toscano, ha un ricordo particolare di quel drammatico evento del 1966?
“Ricordo che fu un momento di grande dolore per me e per tutta l’Italia: io andai a Firenze con mio zio ad aiutare tutti i fiorentini, partendo da Roma a bordo di un furgoncino. Firenze è sempre stata la mia seconda città, lì ho trovato la donna della mia vita, ho fatto il mio primo film e l’ho salvata dal fango dell’Arno. Posso solo dire che 50 anni dopo quella disgrazia, domani dal Santo Padre pregherò che non accadano più tragedie di questo tipo: noi italiani siamo un popolo forte, non ci spaventa niente e sappiamo rialzarci di fronte a catastrofi come alluvioni e terremoti”.
Andrea Giannattasio